Mentre Rai tre torna ad accendere i riflettori nazionali sul più grande caso di contaminazione da derivati del fluoro al mondo che interessa in primis il Nordest, la risoluzione votata a palazzo Ferro Fini per un bando agli inquinanti eterni è già condannata ad essere un pannicello caldo pre-elettorale
«Finalmente, con questa risoluzione, emerge quanto sostengo da anni e mi fa piacere che lo si affermi in un documento votato oggi all’unanimità, dalla maggioranza e dalla minoranza», ha detto l'assessore regionale all'Ambiente
A lanciare un allarme su scala nazionale, si parla varie patologie, è la consigliera regionale veneta Cristina Guarda, che cita studi «condotti negli Stati uniti e in Europa»
Giovanni Fazio, noto medico di Arzignano, rianima la discussione sulla presenza dei «temibili derivati del fluoro» nell'ambiente e negli alimenti: e così nel mirino finisce, tra gli altri, anche l'amministrazione regionale veneta
Il caso dell'inquinamento attribuito alla Miteni torna a scuotere gli attivisti. Durante una serata organizzata nell'Ovest vicentino Greenpeace ha tuonato contro le asserite inerzie degli enti pubblici: mentre dall'Università di Padova arrivano alcuni spiragli per la decontaminazione degli habitat
«Con questa nuova delibera vengono assegnati ulteriori contributi per realizzare alcuni interventi complementari rispetto alle opere stabilite dal Piano commissariale», ha spiegato l'assessore Bottacin
Il coordinamento ecologista che sta seguendo da vicino le fasi del maxi processo ambientale sul caso Miteni teme che la défaillance in cui è incappato l'interprete durante l'ultima udienza possa essere strumentalizzata per sminuire la portata della testimonianza di uno dei massimi esperti mondiali del settore giunto in città per deporre davanti al giudice Crea
«Questo provvedimento consentirà quindi di continuare a monitorare nel tempo la riduzione del carico corporeo di Pfas nella popolazione più esposta», ha spiegato l'assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin
È il risultato di uno studio condotto da Cnr e Greenpeace presso una famiglia dell'Ovest vicentino che per anni ha usato in cucina l'acqua del pozzo contaminata dai temibili derivati del fluoro
Il provvedimento del giudice delle indagini preliminari berico che non ha rilevato sufficienti evidenze tra la esposizione dei lavoratori della industria chimica ai derivati del fluoro e le patologie riscontrate negli anni scatena la reazione della sinistra e del fronte ecologista: frattanto anche nel Bassanese si moltiplicano le ansie per la ventilata presenza di uno o più siti contaminati dai Pfas
Il provvedimento di archiviazione vergato dal giudice per le indagini preliminari, che escluderebbe anche il rapporto causa-effetto tra esposizione alle sostanze e patologie, ha fatto capolino mentre a Borgo Berga era in corso una udienza del filone principale del processo: quello incentrato sulla ipotesi di disastro ambientale. La Cgil, parte offesa, esprime il proprio «rammarico»
Il direttore generale della sanità veneta spiega le attività svolte da palazzo Balbi in merito all'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche che coinvolge le province di Vicenza, Verona e Padova
Sull'assessore alla sanità del Veneto e su tre dirigenti apicali del referato cala la scure dello scienziato che più in generale accusa palazzo Balbi di non avere dato il via ad uno screening sanitario utile a comprendere le implicazioni sulla salute umana della maxi contaminazione da derivati del fluoro imputata alla Miteni
Prosegue il procedimento penale in merito all'inquinamento che ha colpito le province di Vicenza, Verona e Padova, che vede imputati 15 manager di Miteni, Icig e Mitsubishi Corporation
Nell'udienza di giovedì, le società idriche «hanno precisato per la prima volta in questa sede dibattimentale il costo complessivo che fino ad oggi hanno dovuto affrontare per la risoluzione della problematica inquinamento e il disastro provocato dal comportamento dagli imputati»
Uno studio dell'università di Padova ha individuato il meccanismo di interferenza dei Pfas nell'assorbimento del colesterolo da parte del fegato. I casi di ipercolesterolemia nelle zone contaminate sono più del doppio del normale
Il presidente della spa pubblica spiega che i lavori al depuratore di Casale non hanno a che fare con le opere per superare la contaminazione da derivati del fluoro addebitata alla Miteni che ha toccato Veronese, Vicentino e Padovano
Secondo la consigliera regionale Guarda i ritardi nel bando di gara che hanno interessato l'opera prevista nel capoluogo berico in zona Casale hanno impedito il completamento di una rete priva di contaminanti che dovrà rifornire il comprensorio di Lonigo e tutta la «Zona rossa»
A causa dell'impiego su vasta scala nel settore militare e aeronautico, la presenza dei temibili derivati del fluoro al centro dell'affaire Miteni va monitorata attorno agli avioscali. A chiederlo sono i due consiglieri veneti del Partito Democratico
Dopo le rivelazioni uscite a processo e dopo il j'accuse della rete ambientalista, la consigliera Guarda chiede lumi sulla «mancata prevenzione» alla magistratura veneziana perché si faccia chiarezza sull'operato di palazzo Balbi: eventuali indagini su Iss e Ministero della salute potrebbero essere ordinate invece dai pubblici ministeri romani
Dopo le critiche ricevute dal fronte ambientalista palazzo Balbi abbozza una difesa parlando di passi concreti già compiuti in passato: le associazioni e il centrosinistra però insorgono e parlano di replica «inutile» e fuori bersaglio
Prosegue il dibattito sull'inquinamento che coinvolge le province di Vicenza, Verona e Padova. Dopo le parole di Comba in sede processuale è arrivata la nota di Palazzo Balbi, ma Ostanel (Il Veneto che vogliamo) e Cappelletti (M5S) chiedono maggiore chiarezza
Dopo le rivelazioni scaturite durante il processo Miteni la rete ecologista chiede di sapere chi abbia bloccato i test sugli effetti nocivi dei derivati del fluoro sulla popolazione esposta: frattanto si moltiplicano le ansie sullo stato dei terreni sotto gli stabilimenti della Fis