In Veneto 125 minorenni positivi al coronavirus, 18 sono veronesi
Il virus non fa caso alla carta d'identità, tutti sono potenzialmente contagiabili. Nel Veronese, il paziente più giovane ha due anni e ci sono anche due 17enni ricoverati in ospedale
All'inizio dell'emergenza coronavirus sembrava che i bambini fossero quasi immuni al contagio. Ci si concentrava soprattutto sugli anziani e su chi aveva già altre gravi malattie perché ritenute le categorie più esposte al rischio più grande, quello di morire. Si sentiva dire che il coronavirus uccideva soltanto i vecchi e i malati e che per gli altri quasi non c'era da preoccuparsi. Un errore di sottovalutazione di cui tutti si sono accorti col tempo. Covid-19, infatti, non guarda in faccia a nessuno e se può entrare in un corpo umano non fa distinzioni. Uomini e donne, anziani e bambini, tutti sono possibili bersagli del contagio.
Il fatto che il coronavirus non guardi la carta d'identità è dimostrato dagli ultimi dati diffusi dalla Regione Veneto sui minorenni contagiati da Covid-19. Ad oggi, 26 marzo, tra gli 0 e i 17 anni, ci sono 125 cittadini veneti positivi al test del coronavirus. E purtroppo, tra questi 125, ci sono 6 pazienti ricoverati in ospedale.
La tabella diffusa dall'ente regionale suddivide il dato per province e così si può scoprire che ci sono 18 casi positivi tra i minorenni veronesi e 2 di loro sono stati ricoverati. Il più giovane malato Covid-19 della provincia di Verona ha 2 anni, mentre i due minori ricoverati hanno entrambi 17 anni.