Imbarcazione antincendio a Bardolino. "Non siano i Comuni a dover pagare"

Potrebbe essere ascoltata la richiesta dei vigili del fuoco veronesi ancora in agitazione per le carenze dei mezzi del personale. L'allarme lanciato all'inizio del mese di luglio per dotare di un'imbarcazione antincendio la zona di Bardolino che ne è sprovvista ha raggiunto il parlamento e nel corso di un'audizione in commissione difesa, il vice capo dipartimento vicario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ingegner Gioacchino Giomi, ha risposto ad una domanda deputato PD Vincenzo D'Arienzo che i vigili del fuoco di Bardolino avrebbe avuto un natante nuovo ed adeguato alle esigenze.

"Un gruppo di studio ha individuato un natante utile - ha spiegato D'Arienzo - Il costo è di 570 mila euro e i vigili del fuoco mettono a disposizione la metà della cifra necessaria". L'altra metà dell'importo ce la dovrebbero mettere i Comuni del Garda che beneficerebbero di questo mezzo di soccorso. Da qui i dubbi di D'Arienzo: "Apprezzo l'intento, ma la sicurezza del lago spetta allo Stato. I comuni hanno le risorse necessarie? Se qualche ente non partecipa o la cifra non viene raggiunta, che succede? Non vorrei che se Verona non fosse in grado di finanziare quella metà, qualcuno obiettasse questa scusante e il natante nuovo di cui c'è bisogno torna nell'oblio".

I sindaci della zona lago, sembrano comunque intenzionati a fare la loro parte purché il mezzo arrivi e soprattutto resti a disposizione dei cittadini e dei turisti del lago di Garda. Un gesto anche questo apprezzabile, anche dai sindacati che però, come D'Arienzo, chiedono che i costi non vengano scaricati sulla collettività veronese e che, se i Comuni vogliono contribuire, lo facciano in modo volontario e non in qualche modo obbligati dal fatto che se non pagano il natante non arriva.