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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Michele / Via San Michele

Filippo Turetta sorvegliato a vista nella prima notte nel carcere di Montorio

Il suo avvocato Giovanni Caruso ha definito «accettabili» le sue condizioni di salute ma lo ha anche visto «molto provato». Martedì l'interrogatorio, poi potrà vedere i genitori

Filippo Turetta ha trascorso la prima notte nel carcere veronese di Montorio. Il 22enne accusato del sequestro e dell'omicidio di Giulia Cecchettin è arrivato in Italia ieri, 25 novembre. Estradato dalla Germania, dove era stato arrestato al termine di una fuga durata una settimana, il giovane è atterrato all'aeroporto di Venezia ed è stato scortato a Verona dai carabinieri.

Filippo Turetta ha potuto parlare con il suo nuovo avvocato, Giovanni Caruso, che ha definito «accettabili» le sue condizioni di salute ma che lo ha anche visto «molto provato», come riportato da Today.

In Germania, interrogato dalla polizia, il 22enne ha raccontato di aver provato più volte il suicidio durante la fuga e di non esserci mai riuscito. C'è dunque il rischio che il detenuto possa ferirsi mortalmente o possa essere aggredito da altri carcerati. Filippo Turetta è dunque recluso in regime di "grande sorveglianza", con la polizia penitenziaria che non può perderlo mai di vista. In cella, non è da solo, ma ha un compagno che è in carcere per reati gravi.

Per la direttrice del carcere Francesca Gioieni, però, Filippo Turetta è un detenuto come tutti gli altri. «È normale, tranquillo - ha detto - è stato trattato come tutti i nuovi che arrivano, secondo le procedure normali per tutti: attenzione, cautela, visita medica, immatricolazione. Ci sono delle procedure per i nuovi giunti che l'amministrazione penitenziaria ha per il pericolo suicidi, le poniamo in atto per tutti».

Il giovane non ha parlato molto, ma ha chiesto quando potrà rivedere i genitori. Il padre e la madre potranno vederlo soltanto dopo l'interrogatorio di garanzia che si terrà martedì prossimo, 28 novembre. Passato l'interrogatorio, Filippo Turetta potrà avere visite, ma resterà comunque rinchiuso in un'area separata dagli altri detenuti.

Dal carcere, con il suo legale, il ragazzo si dovrà preparare a un processo in cui le accuse potrebbero aggravarsi. Filippo Turetta è accusato di aver sequestrato e ucciso Giulia Cecchettin, ma la procura potrebbe contestargli anche la premeditazione e l'occultamento di cadavere.
Le indagini sul delitto di Giulia Cecchettin, infatti, vanno avanti. Filippo Turetta, prima dell'ultimo incontro con la ex fidanzata, si è procurato del nastro adesivo argentato usato poi sulla vittima. Mentre non è ancora chiaro come abbia rimediato i guanti, i coltelli e anche i sacchi neri in cui è stato trovato il cadavere di Giulia Cecchettin. Inoltre, l'accusato potrebbe aver fatto anche dei sopralluoghi nella zona industriale di Fossò, dove pare si sia consumato l'omicidio. E durante la fuga non ha mai usato il bancomat, per non farsi rintracciare, ma potrebbe aver avuto con sé centinaia di euro in contanti. Tanti dettagli che fanno credere che il delitto fosse premeditato.
Infine, altre aggravanti che la procura potrebbe contestare a Filippo Turetta sono quelle della crudeltà e dei motivi abietti. Ma per dare solidità a queste ipotesi è necessario attendere l'esito dell'autopsia sul corpo della vittima. L'esame è in programma l'1 dicembre. Poi, finalmente, il corpo sarà reso alla famiglia Cecchettin per il funerale in Prato della Valle, a Padova.

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