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Cronaca Centro storico / Via dello Zappatore

Abusi in questura, Ministero dell'Interno citato come responsabile civile

Iniziato il processo a carico di due agenti. Accolte come parti civili il Garante dei diritti delle persone private di libertà, l'associazione Avvocato di Strada e il Partito per la tutela dei diritti dei militari e delle forze di polizia

Torture, pestaggi e umiliazioni ai danni di cittadini fermati e portati nella questura di Verona. È iniziato ieri, 5 marzo, il processo contro due agenti di polizia che tra il luglio 2022 e il marzo del 2023 facevano parte del nucleo Volanti e che sono stati arrestati l'estate scorsa per gli abusi che avrebbero commesso in servizio.

Il procedimento entrerà nel vivo il mese prossimo, ma intanto ieri il collegio presieduto dal giudice Raffaele Ferraro ha accolto le richieste di iscrizione tra le parte civili non solo delle vittime ma anche del Garante dei diritti delle persone private di libertà, dell'associazione Avvocato di Strada e del Partito per la tutela dei diritti dei militari e delle forze di polizia (Pdm).

«I reati di cui sono accusati gli imputati sono gravissimi e sarebbe gravissimo se fossero confermati - ha dichiarato Antonio Mumolo, presidente dell'associazione Avvocato di strada - Siamo molto soddisfatti per essere stati ammessi come parte civile in un processo che ha un valore simbolico molto alto e nel quale vogliamo portare la nostra esperienza ventennale di tutela delle persone senza dimora. I poliziotti dovrebbero occuparsi di difendere le persone, specialmente le più deboli, non torturarle e umiliarle. Con la nostra presenza come parte civile al processo vogliamo dare un segnale forte e ribadire ancora una volta il nostro credo: difendere i diritti dei più deboli significa difendere i diritti di tutti».

Come Avvocato di Strada, anche Pdm è stato rappresentato in aula dall'avvocato Piero Santantonio ed ha citato il Ministero dell'Interno come responsabile civile. «L'assenza in aula del ministro Piantedosi e dei sindacati di polizia che non si sono costituiti parti civili non è passata inosservata - ha commentato Luca Comellini, segretario del Pdm - e denota una scarsa attenzione verso i valori etici e la cultura della legalità che sono propri delle forze di polizia».

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