rotate-mobile
Attualità

Anche a marzo poche piogge e poca neve, bassi i livelli di Adige e Garda

A marzo, il principale fiume scaligero ha avuto un deflusso inferiore del 47% rispetto al media. Il lago è lievissima crescita ma rimane al di sotto del minimo storico

Purtroppo, i già preoccupanti dati della prima metà di marzo non sono migliorati nella seconda metà. Ed il bollettino mensile dell'Arpav (Agenzia regionale per l'ambiente del Veneto) non può che documentare con i numeri la siccità in atto in tutto il territorio regionale.

La penuria di precipitazioni per il secondo mese consecutivo sta aggravando la situazione della risorsa idrica del Veneto. Le rilevazioni svolte da Arpav nel mese scorso hanno stimato una caduta di 37 millimetri di pioggia. Cifra che confrontata con la media delle precipitazioni di marzo dal 1994 al 2022 mostra un calo del 43% (la media del periodo è infatti di 65 millimetri). Nei bacini idrografici, i deficit pluviometrici maggiori si registrano nel Livenza (-55%), Brenta (-51%), Po (-49%), Piave (-48%). Mentre il livello del Lago di Garda è inferiore al minimo storico.

Tra le varie province del Veneto, quella veronese è quella che ha visto le precipitazioni più scarse. È piovuto di più nel Veneziano Orientale, sul Bellunese Sud Orientale e in alcune zone del Vicentino. Precipitazioni minime, invece a San Pietro in Cariano con 12 millimetri, in località Dolci a Peschiera e a Marano di Valpolicella entrambe con 14 millimetri. E nella seconda metà di marzo non ci sono state piogge degne di nota nel territorio scaligero.
Ampliando la visuale ai sei mesi tra ottobre e marzo, la tendenza in atto è ancora più visibile. Nei mesi autunnali e invernali sono caduti sul Veneto mediamente 344 millimetri di pioggia. E la media del periodo 1994-2022 è di 513 millimetri. Gli apporti del periodo sono dunque inferiori alla media (-33%) e a livello di bacino idrografico è stata riscontrata una condizione di elevato deficit pluviometrico sull'Adige (-31%). Fiume che, rispetto alla media storica mensile, mostra un deflusso inferiore del 47%.

Marzo è stato dunque un mese scarsamente piovoso. Ed anche scarsamente nevoso. Nel bollettino di Arpav si leggono deficit rispetto alla media mensile di circa 100 centimetri a 2.000 metri di altitudine, 60 centimetri a 1.600 metri e di circa 40 centimetri nei fondovalle delle Dolomiti a 1.200 metri di quota.

Poche piogge e poca neve, quindi poca acqua nei laghi e nelle falde. Il livello del Lago di Garda ha mostrato una lievissima crescita dall'inizio del mese di marzo, ma si mantiene ancora nettamente inferiore rispetto al livello medio mensile e risulta essere ormai inferiore al minimo storico.
Bassi anche i livelli di falda, che in alta pianura sono scesi al di sotto dei minimi assoluti registrati negli ultimi 20 anni. In particolare, nel Veronese, i livelli sono ancora in calo (-30 centimetri circa nel mese, come da trend stagionale) e a fine marzo i valori sono ancora inferiori di 30 cm rispetto a quelli minimi registrati nello stesso periodo. Il confronto tra valore medio mensile e livello atteso è pari a -113% per la stazione di Villafranca e -119% a San Massimo.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche a marzo poche piogge e poca neve, bassi i livelli di Adige e Garda

VeronaSera è in caricamento