Le panchine di Verona ritrovano la loro «finalità sociale»: al via la rimozione dei 500 divisori installati dal 2007
Le cosiddette "panchine antibivacco" vanno in pensione in quel di Verona, l'ass. Benini spiega: «Crediamo che l’inclusività passi anche attraverso l’arredo urbano»
«Oggi sono stari rimossi i braccioli presenti sulle panchine nei giardini della Giarina, tra il Teatro Romano e il quartiere di Veronetta. Entro la settimana prossima sarà la volta dei giardini Lombroso e la zona di San Zeno, compresa la piazza della basilica e piazza Bacanal». Lo annuncia venerdì 2 dicembre il Comune di Verona in una nota, spiegando che l’assessorato all’Arredo urbano sta provvedendo a restituire alle panchine il loro «aspetto originario», nonché la loro «finalità sociale».
In base a quanto comunicato da Palazzo Barbieri, sarebbero circa 500 i braccioli installati ex novo nei primi anni successivi al 2007 in alcune zone della città, tra cui piazza Pradaval, via Prato Santo, piazza Corrubbio, giardini Lombroso, piazzale Stefani, giardini Arsenale e giardini della Giarina. Dal 2008 invece, le nuove panchine sarebbero state ordinate direttamente già con il bracciolo inserito.
«Un ulteriore capitolo per le panchine. - precisa l'assessore Federico Benini - Crediamo che l’inclusività passi anche attraverso l’arredo urbano, con le aree pubbliche dotate di strutture che oltre a garantire il ristoro favoriscono anche la socializzazione. La ditta incaricata ha tolto oggi i primi braccioli di ferro dalle panchine ai giardini della Giarina, dopodiché si proseguirà nelle altre zone cittadine».