rotate-mobile
Attualità

Nel Veronese si producono meno rifiuti, ma la differenziata non decolla

Il Rapporto Rifiuti 2023 di Arpav evidenzia che l'anno scorso in tutta la provincia scaligero sono state prodotte oltre 12mila tonnellate in meno di rifiuti. Ma l'obiettivo dell'84% di differenziata entro il 2030 è vicino solo per il bacino di Verona Sud

Verona non tiene il passo delle altre province venete nella gestione dei rifiuti urbani, ma il 2022 non è stato un anno del tutto negativo. Contiene anche dei dati positivi il report sui rifiuti in Veneto presentato sabato scorso, 25 novembre, durante l'ottava edizione dell'Ecoforum di Legambiente, organizzata in collaborazione con Arpav.

Le informazioni sulle province e sui bacini territoriali contenute nel rapporto sono state acquisite dalle amministrazioni comunali e dai gestori del servizio rifiuti attraverso il sistema informativo regionale sui rifiuti (Orso). «E l'elaborazione dei dati - ha commentato Arpav - costituisce uno strumento utile per la pianificazione regionale e per le amministrazioni comunali che in esso possono trovare le informazioni necessarie per un approfondimento a livello locale del quadro conoscitivo sui rifiuti urbani».

Sono tante infatti le informazioni che si possono trarre nelle quasi 80 pagine del Rapporto Rifiuti 2023 di Arpav. E la prima sulla provincia di Verona è positiva, perché rispetto all'anno precedente nel 2022 è stato registrato un lieve calo nella produzione totale di rifiuti, da 457.517 tonnellate a 445.089 tonnellate.

Ma l'anello debole della catena di gestione dei rifiuti nel Veronese è la raccolta differenziata e questo si nota non solo sulle percentuali dei singoli comuni ma anche se sulla quantità del rifiuto cosiddetto residuo ovvero quello non riciclabile. L'obiettivo è di raggiungere entro il 2030 una quantità di rifiuto residuo pari a 80 chilogrammi pro capite in tutti i 12 bacini di gestione dei rifiuti. Al 2022, l'obiettivo è stato raggiunto da 4 bacini in Veneto, tra cui quello di Verona Sud. Quello di Verona Nord è ancora distante e nell'ultimo anno ha anche aumentato la quantità di rifiuto residuo passando da 109 a 111 chili pro capite. Ma il bacino veronese peggiore è quello di Verona Città dove il rifiuto residuo è a 227 chili pro capite.
Sulla percentuale di raccolta differenziata a livello di bacini regionali, ce ne sono tre che hanno già raggiunto l'obiettivo del 2030, ovvero raggiungere l'84% di rifiuti differenziati. Nel Veronese, è il bacino di Verona Sud quello più vicino all'obiettivo, dopo aver superato l'80% di differenziata nel 2022. Mentre nello scorso anno c'è stato un peggioramento negli altri due bacini scaligeri. In quello di Verona Nord la differenziata è scesa dal 79% al 78%. E a Verona città è scesa dal 54% al 53%.

Mappa sulla percentuale di raccolta differenziata nel 2022 nei comuni veneti

Nella mappa contenuta all'interno del rapporto sono visibili i tre territori veronesi dove la raccolta differenziata è ancora inferiore al 50% e si trovano tutti nel bacino di Verona Nord: Erbezzo, Ferrara di Monte Baldo e Sant'Anna d'Alfaedo.

Mentre i dettagli, Comune per Comune, su differenziata, produzione di rifiuti urbani (RU) e rifiuti urbani residuti (RUR) sono contenuti nelle tabelle in fondo al report.

Tabella su differenziata e rifiuti al 2022 nel bacino di Verona Città

Tabella su differenziata e rifiuti al 2022 nel bacino di Verona Nord

Tabella su differenziata e rifiuti al 2022 nel bacino di Verona Sud

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Nel Veronese si producono meno rifiuti, ma la differenziata non decolla

VeronaSera è in caricamento