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Fine del periodo di isolamento? Serve un tampone, «ma prenotarlo è impossibile»

A Verona e provincia, liste di attesa di almeno due mesi per ottenere un test che certifichi la negativizzazione

Le nuove regole sulla quarantena e sull'isolamento varati da una settimana dal Governo rischiano di risultare subito inefficaci se non smaltiscono le code nei centri in cui si eseguono i test. «È fisicamente impossibile prenotare un tampone - ha segnalato un lettore - Non c’è un posto libero fino a fine febbraio».

Sono diventate valide dal 31 dicembre scorso le norme introdotte da Roma con decreto legge. Norme motivate dal fatto che con l'aumento dei contagi erano cresciuti a dismisura i contatti dei positivi costretti a rispettare un periodo di quarantena. Sono stati quindi modificati i periodi di quarantena e di isolamento, prevedendo una riduzione in presenza di determinati fattori, come ad esempio l'essere asintomatici o l'essere vaccinati con tre dosi o con due dosi da meno di 120 giorni.
Per uscire dall'isolamento, però, serve l'esito negativo di un tampone ed è qui che i cittadini veronesi incontrano le difficoltà maggiori. Basta infatti connettersi ad una delle varie piattaforme online di prenotazione dei test per rendersi conto che i tempi di attesa sono tutt'altro che rapidi. Sul sito di prenotazione dell'Ulss 9 Scaligera, su 11 centri tamponi, la maggior parte ha liste di attesa di almeno due mesi e si riesce ad ottenere un tampone in tempi ragionevoli solo se si ha la fortuna di collegarsi nel momento in cui si libera occasionalmente un posto. E la situazione è anche peggiore con l'app ZeroCoda dell'Aoui di Verona e dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.
La soluzione più pratica, che comunque non salva da un po' di code, è l'esecuzione di un test a pagamento in farmacia o in un laboratorio autorizzato. Questi tamponi, però, sono utili per decretare la fine della quarantena di un contatto stretto ma non è ancora del tutto chiaro se siano validi anche per certificare la fine dell'isolamento. E questo rende l'isolamento di 7 o di 10 giorni solo sulla carta, perché in realtà il periodo di isolamento è ormai condizionato dalla disponibilità dei tamponi. Disponibilità che, purtroppo, non è immediata.

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