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Zaia si appella a Draghi: «Rinegozi il Pnrr per risolvere la crisi energetica»

L'aumento del costo dell'energia elettrica e la speculazione sul prezzo del gas strozzano bilanci familiari e aziendali. Il presidente del Veneto: «Se non si interviene si spalancherà la porta della povertà per molte famiglie»

Aumento del costo dell'energia da una parte, speculazione sul prezzo del gas dall'altra, e in mezzo le famiglie e le aziende venete. Questa mattina, 30 agosto, la giunta regionale ha approvato un piano straordinario per contrastare la diffusione del virus West Nile. Prima di presentarlo, però, il presidente Luca Zaia ha sollecitato un intervento del Governo per alleggerire le bollette di cittadini e imprenditori.

«Stiamo affrontando una fase autunnale e invernale che sarà pesantissima per la disponibilità di fonti energetiche e per i bilanci familiari», ha dichiarato Zaia, il quale ritiene «vitale» una soluzione al problema del caro energia. «Questa è una priorità che evita di creare nuovi poveri - ha spiegato il presidente della Regione Veneto - e di avere aziende che chiudono o che chiedono ammortizzatori sociali».
Per Zaia, l'aumento del costo dell'energia elettrica è un problema per i nuclei familiari, ma anche per le imprese. «Se non si interviene - ha detto il governatore veneto - si spalancherà la porta della povertà per moltissime famiglie. E si vedono già segnali preoccupanti per le aziende del turismo. Quindi i fermi produttivi sono sempre più realtà». Mentre, per il gas, Zaia si è soffermato sul problema della speculazione: «È vero che ci sono difficoltà di dialogo e di relazioni con la Russia, ma siamo anche di fronte ad una forte speculazione - ha dichiarato - Quindi è fondamentale che si metta un tetto al prezzo del gas in Europa perché la speculazione tiene oggi in mano il mercato e le vite dei cittadini».

Zaia ha lanciato dunque un appello al premier Mario Draghi «che si è sempre dimostrato lungimirante, attento e credibile a livello internazionale» suggerendogli di rinegoziare con l'Unione Europea il Pnrr. «L'articolo 21 del negoziato europeo prevede la possibilità di rinegoziare il programma al mutare delle condizioni socio-economiche - ha ricordato il presidente del Veneto - A me sembra che con la guerra le condizioni socio-economiche siano mutate totalmente. Quindi non escluderei a priori l'ipotesi di rinegoziare il Pnrr, che vale 230 miliardi di euro mentre un intervento del Governo per far fronte a questa crisi energetica potrebbe valere circa 30 miliardi».

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