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Acque Veronesi in trasferta: da Vila Nova de Gaia in Portogallo una risposta alla crisi idrica con le acque depurate per l’agricoltura 

In Portogallo il focus di Aqua Publica Europea sul riuso delle acque: a fine giugno l’assemblea annuale che per la prima volta si terrà a Verona

Secondo quanto comunicato da Acque Veronesi, i vari gestori idrici europei a proprietà pubblica si sono riuniti negli scorsi giorni a Vila Nova de Gaia, in Portogallo, per il Consiglio di amministrazione di Aqua Publica Europea (Ape). Al centro dell’incontro vi sono state le varie possibilità del riuso delle acque reflue in agricoltura e il confronto con la Commissione europea, sulla proposta adottata a fine ottobre scorso per aggiornare le norme sulla raccolta e il trattamento dei reflui urbani. 

«Il riuso delle acque depurate in agricoltura è uno degli approcci preventivi nella gestione dell’acqua e rappresenta una delle possibili soluzioni per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento nei periodi di siccità», ha spiegato Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi e componente del Cda di Aqua Publica Europea.

Stando ai dati contenuti in una recente indagine di Utilitalia e ricordati nella nota di Acque Veronesi, il potenziale delle acque depurate in Italia sarebbe enorme, pari a «9 miliardi di metri cubi all’anno, sfruttato però solo per il 5%». In merito, lo stesso presidente Roberto Mantovanelli ha aggiunto: «Per realizzare questo obiettivo servono però modelli di agricoltura sostenibili molto diversi dagli attuali».

In base a quanto si apprende, tra le tematiche trattate vi sarebbero state anche quelle legate all’inquinamento e a uno dei nuovi princìpi della direttiva europea sulle acque reflue che, evidenzia la nota di Acque Veronesi, «prevede la possibilità di riversare i costi dei trattamenti non su tutta la comunità, come accade adesso, ma a chi è causa del problema».

L'appuntamento clou dell’agenda di Ape per il 2023 è l’assemblea annuale che per la prima volta nella sua storia si terrà a Verona il 29 e 30 giugno. «Un evento molto importante per la città, - ha rimarcato in conclusione il presidente Mantovanelli - con focus sullo smaltimento dei fanghi della depurazione e sull’attività di contrasto ai Pfas, per garantire i miglior standard di qualità dell’acqua».

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