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Vaccini anti-Covid, in Veneto 15mila reazioni avverse su 6 milioni di somministrazioni

Quelle classificate come gravi sono state ad oggi 1.200, tra febbri alte, svenimenti e casi di trombosi. Sono comunque reazioni avverse correlate temporalmente. Al momento non c'è certezza che siano state provocate dal vaccino

Quasi affollato l'appuntamento di questa mattina, 25 agosto, con gli aggiornamenti sull'emergenza coronavirus in Veneto. Nella sede della protezione civile regionale di Marghera, il padrone di casa è stato sempre il presidente della Regione Luca Zaia. Insieme a lui, l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin, la responsabile del servizio igiene e prevenzione della Regione Francesca Russo e il cardiologo Patrizio Sarto, esperto in medicina dello sport.

Le prime informazioni comunicate da Zaia sono state quelle del bollettino delle 8 di oggi: «I positivi al coronavirus trovati nelle ultime 24 ore sono 847 ed i loro test positivi rappresentano il 2,02% dei 41.870 tamponi eseguiti. Oggi ci sono in Veneto 12.537 positivi al virus. Ed i ricoverati per Covid-19 negli ospedali sono 262: in area non critica 212 e 50 in terapia intensiva. Oltre ai pazienti Covid, in terapia intensiva ci sono anche 349 pazienti non Covid».

Sulla campagna vaccinale anti-Covid, il presidente del Veneto ha dichiarato: «Stiamo andando avanti bene. Ieri abbiamo somministrato quasi 20mila dosi e crescono le prenotazioni. Ricordo che chi ha tra 12 e 25 anni oppure più di 60 anni può andare a vaccinarsi anche senza prenotazione. E da oggi possono essere vaccinati anche senza prenotazioni chi si presenta negli ultimi minuti in un centro vaccinale o chi accompagna una persona all'appuntamento col vaccino».

E l'ultima novità annunciata da Zaia riguarda gli anticorpi monoclonali, uno dei farmaci utilizzati per i pazienti Covid: «La metà degli anticorpi monoclonali somministrati in Italia viene somministrata in Veneto. E presto informeremo tutti i nostri medici del fatto che Aifa ha tolto i vincoli per l'utilizzo dei monoclonali. Finora, i pazienti Covid che potevano essere curati con questi anticorpi dovevano avere determinate caratteristiche. Oggi è aperto a tutti. Quindi a tutti i positivi sintomatici sarà dato un numero di telefono a cui rivolgersi per richiedere l'infusione degli anticorpi monoclonali. E ad oggi, in Veneto, con la somministrazione dei monoclonali non c'è stato neanche un morto».

Nel suo intervento, invece, la dottoressa Russo è tornata sull'argomento vaccini anti-Covid, fornendo dati sulle reazioni avverse finora registrate: «Periodicamente, Aifa pubblica un rapporto che raccoglie tutte le segnalazioni a livello nazionale. Nell'ultimo rapporto, i dati dicono che su quasi 66 milioni di dosi somministrate ci sono state 84.322 segnalazioni di reazioni avverse correlate temporalmente alla vaccinazione. Di queste 84.322 segnalazioni, l'87% sono state classificate come reazioni non gravi. Mentre in Veneto, le segnalazioni di reazioni avverse correlate temporalmente alla vaccinazione sono state 15mila su oltre 6 milioni di dosi somministrate. Le reazioni classificate come gravi sono state 1.200 e tra queste si registrano febbri alte, svenimenti, dissenterie, casi di trombosi e poche reazioni di tipo allergico. Si tratta però sempre di reazioni avverse correlate temporalmente, ma non è ancora certo che la causa di queste reazioni sia proprio il vaccino. Inoltre, non c'è attualmente nessuna correlazione causale tra somministrazione del vaccino e morte».

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