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Zaia pensa a uno studio sugli over 80 per misurare la risposta vaccinale al Covid

La protezione dei vaccini contro il coronavirus scende col salire dell'età, per questo si sta ragionando su una terza dose per gli anziani. E sono diventati circa 100 i sanitari sospesi perché non vaccinati

Sull'emergenza Covid-19 in Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia ha tenuto questa mattina, 16 agosto, un nuovo aggiornamento dalla sede della protezione civile regionale di Marghera. Insieme a lui, l'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.

Le prime informazioni comunicate dai cittadini, Zaia le ha ricavate dal bollettino delle 8 di questa mattina: «Nelle ultime 24 ore, sono risultati positivi 291 tamponi sui 10.714 test effettuati, quindi l'incidenza è del 2,72%. Oggi risultano positivi al coronavirus 13.416 veneti ed i ricoverati per Covid sono 221. In area non critica i ricoverati per Covid sono 186, mentre quelli in terapia intensiva sono 35. I ricoverati non Covid in terapia intensiva sono invece 356».
E dopo aver letto i dati sui ricoveri, il presidente del Veneto ha voluto fare chiarezza sul fatto che l'aumento dei ricoveri non è legato ad una mancanza di cure domiciliari. «Io voglio ricordare che su circa 446mila veneti contagiati, più o meno sono 420mila quelli che sono stati curati a casa. Ed il protocollo delle cure domiciliari del Veneto consente a tutti i medici di utilizzare tutti i farmaci autorizzati da Ema e disponibili sul mercato. Quindi, qualsiasi medico davanti al suo paziente può decidere di iniziare subito la cura o di attendere uno o due giorni. Magari si potessero curare tutti a casa, ma la verità purtroppo che circa il 5% di chi viene contagiato dal coronavirus ha bisogno delle cure ospedaliere».

Cure ospedaliere che potrebbero essere necessarie anche per i cittadini vaccinati contro il coronavirus. «Il 76% dei ricoverati per Covid non è vaccinato (64%) contro il virus o ha ricevuto solo una dose di vaccino - ha detto Zaia - I vaccini, dunque, funzionano. Però, su 100 vaccinati sono 94 coloro che sviluppano una risposta anticorpale contro il virus. E più si sale con l'età più questa risposta anticorpale scende. In Israele, infatti, nonostante la campagna vaccinale, c'è stata una recrudescenza di Covid. Ma non è che il vaccino non funziona. È stato visto che negli anziani la risposta anticorpale arriva al 64%. E pare che Israele stia pagando il "liberi tutti" della primavera scorsa. Quindi penso che la nostra scelta di continuare con le mascherine ed il distanziamento sia stata giusta. Non dobbiamo abbassare la guardia. E dobbiamo valutare con serietà il tema della terza dose del vaccino, ma questo ce lo deve dire la comunità scientifica. Noi comunque vogliamo fare uno studio a campione sugli ultraottantenni per capire l'evoluzione della copertura anticorpale e quindi per capire se è davvero necessaria una terza dose di vaccino per i più anziani».

Zaia ha poi ricordato l'iniziativa dell'accesso senza prenotazione ai centri vaccinali per i giovani tra i 12 e i 25 anni. Un'iniziativa partita il 13 agosto scorso e che finora è stata sfruttata 1.832 ragazzi.

Infine, l'assessore Lanzarin ha fornito un aggiornamento sulle sospensioni del personale sanitario veneto non vaccinato contro il coronavirus: «Tutte le Ulss stanno applicando le procedure standard per le verifiche e sono circa 100 le sospensioni in tutto il Veneto».

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