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La Regione Veneto promuove il Dragon Boat per le donne operate al seno: cos'è e dove si può praticare

Si tratta di una disciplina sportiva ritenuta particolarmente utile per la ripresa fisica, il sostegno psicologico e sociale nei confronti delle donne operate di cancro al seno

Il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, insieme all’assessore alla sanità e sociale Manuela Lanzarin e all’assessore allo sport Cristiano Corazzari, hanno presentato a Palazzo Balbi il progetto "Il Dragon Boat: disciplina sportiva e attività motoria per le Breast cancer survivors", a cui la Giunta regionale ha destinato un finanziamento di 50.000 euro. «La Regione del Veneto - ha spiegato Zaia - promuoverà la pratica del Dragon Boat come disciplina sportiva particolarmente utile per la ripresa fisica e il sostegno psicologico e sociale delle donne operate al cancro al seno. Lo farà sostenendo le associazioni che da anni si occupano di valorizzare e diffondere i benefici dell’attività fisica, i valori dello sport e la ricerca della salute psicofisica, offrendo alle donne operate al seno l’opportunità di svolgere l’attività sportiva del Dragon boat».

Presentazione Dragon Boat in Rosa - Assessora Manuela Lanzarin : video ufficio stampa Regione Veneto - 1 : foto ufficio stampa Regione Veneto

L'assessora Manuela Lanzarin ha quindi precisato: «La Regione del Veneto da anni, nell’ambito della campagna "Vivo Bene" a sostegno del Piano Regionale Prevenzione, lavora per rendere capillare una corretta diffusione della pratica motoria nella prevenzione e nella cura delle patologie croniche. È dimostrato infatti come l’attività fisica svolta regolarmente contribuisca a ridurre il rischio di ammalarsi di tumore alla mammella, migliori la tollerabilità dei trattamenti e diminuisca il rischio di ricaduta dopo una prima diagnosi di tumore operabile. La pratica del Dragon Boat, in particolare, come ha confermato uno studio del 2019 condotto presso l'Università di Padovarisulta davvero efficace per migliorare la qualità della vita delle pazienti: esercizi leggeri di allungamento muscolare, se svolti con regolarità, consentano la riabilitazione del braccio dal lato dell’intervento, diminuendo la possibilità di sviluppare un linfedema, una malattia cronica e debilitante che provoca gonfiore, dolore, riduzione della funzionalità dell’arto superiore. Oltre all’aspetto sanitario, inoltre, pagaiare insieme ad altre donne nella stessa condizione ha effetti terapeutici molto significativi, di sostegno e condivisione per una ripresa della vita dopo una malattia oncologica».

Secondo quanto spiegato in una nota della Regione, sono coinvolte nel progetto diverse associazioni che si occupano nel territorio di questa disciplina. Una rete che vede come capofila l’Associazione U.G.O. Unite Gareggiamo Ovunque onlus di Padova, e poi il coinvolgimento di Forza Rosa Donna 2000, Jesolo/Cavallino (Ve), Trifoglio Rosa Mestre, Mestre Venezia, Pink Lioness in Venice, Venezia, San Donà Di Piave, San Donà di Piave (Ve), Akea Rosa LILT-Treviso, Pink Darsena del Garda, Bardolino (Vr) e Brentane, Bassano del Grappa (Vi). Obiettivo del progetto è la messa in rete delle numerose realtà locali al fine di far conoscere e rendere maggiormente diffusa questa pratica motoria nel territorio e poterla così offrire ad un maggior numero di donne, anche grazie alla collaborazione del personale sanitario che verrà opportunamente aggiornato sui benefici.

Presentazione Dragon Boat in Rosa - Assessora Manuela Lanzarin : video ufficio stampa Regione Veneto - 2 : foto ufficio stampa Regione Veneto

«È una vera e propria "flotta in rosa" - ha spiegato ancora l’assessora - che solca i nostri corsi d’acqua ed è sempre presente alle diverse manifestazioni, con lo scopo di riabilitare nel corpo e nello spirito le donne che hanno subito una mastectomia. Non ci dobbiamo dimenticare che più del 20% delle pazienti sottoposte a interventi chirurgici o radioterapici per il cancro al seno sviluppa il linfedema correlato, che spesso ha un impatto negativo sulla loro qualità di vita e richiede massaggi linfodrenanti specifici e regolari».

L’avvio delle attività è previsto con l’evento lancio dell’iniziativa. Seguiranno momenti di informazione e divulgazione scientifica rivolti ad operatori sanitari, sportivi e al pubblico e open day nelle diverse province con possibilità di provare questo sport. Verrà infine organizzata la Giornata veneta del Dragon Boat in rosa, con una competizione sportiva tra le squadre venete e quelle presenti nel resto d’Italia.

«Grazie per portare avanti questo bellissimo progetto, - ha dichiarato l’assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari - che evidenzia come lo sport sia importante in un momento di difficoltà e fondamentale per uno stile di vita corretto. Il Veneto è una palestra a cielo aperto e una terra di sportivi, il 43 per cento popolazione veneta fa sport, una tra le percentuali maggiori in Italia, e abbiamo quasi 500 mila atleti nelle varie discipline. Lo sport fa bene a trecentosessanta gradi, alla salute, cui abbiamo dedicato il progetto Palestre della salute, ma anche alla socialità, perché crea una rete sociale importante che conta oltre mille volontari. In più per il 2024 il Veneto è Regione Europea dello Sport, un titolo di cui siamo orgogliosi e che ci sprona a investire ancora di più nello sport. Quest’anno - ha infine ricordato Corazzari - la Regione ha stanziato una somma importante da dedicare all’ammodernamento dei nostri impianti sportivi anche per renderli fruibili a tutti e in particolare guardando al mondo della disabilità, ma saranno aperti anche dei bandi straordinari dedicati alla pratica sportiva».

Presentazione Dragon Boat in Rosa - Assessora Manuela Lanzarin / video ufficio stampa Regione Veneto

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