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"NazItalia" a Verona, Tosi contro Bacciga: « Si comporta come i regimi comunisti che critica»

L'ex primo cittadino Flavio Tosi: «È giusto che Berizzi e i suoi ospiti possano esprimere le loro idee senza preoccupazioni». E sul sindaco Sboarina: «Re degli ignavi, impalpabile»

La presentazione del libro/inchiesta "NazItalia" che è fissata per il prossimo 26 giugno in Sala Lucchi a Verona, continua a scuotere gli animi dei politici veronesi. Dopo la richiesta di revoca della concessione della sala da parte di Forza Nuova Verona, la levata di scudi di chi ritiene doveroso preservare il diritto alla libertà d'espressione sancito dalla Costituzione e chi, come il consigliere di maggioranza Andrea Bacciga, ha invece addirittura promosso una petizione online per chiedere che «l’evento si svolga in un’altra zona», a prendere parola sull'argomento questa volta è stato l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi.

 «Riguardo la presentazione del libro "NazItalia" del giornalista Paolo Berizzi il 26 giugno in Sala Lucchi, penso che "l'evento s'ha da fare". Censurare è sempre sbagliato, indipendentemente dalle idee». Parole nette quelle dell'ex primo cittadino scaligero che, a sorpresa forse per qualcuno, ma non pare condividere la linea sposata invece in pieno dal consigliere di maggioranza Andrea Bacciga, vale a dire quella che rappresenterebbe «una provocazione» il fatto di voler presentare il libro "NazItalia" nella Sala Lucchi nelle vicinanze dello stadio, «stante l’articolo dell’autore contro i tifosi gialloblù» come scrive lo stesso consigliere di Battiti per Verona nella sua petizione online.

«Se poi verrà diffamata Verona, - ha quindi proseguito nel suo ragionamento Flavio Tosi - il sindaco può rivolgersi nelle sedi e agli organi preposti, come ha sempre fatto il sottoscritto che però non si è mai permesso di censurare o boicottare eventi». L'ex primo cittadino scaligero non ha poi mancato di bacchettare il consigliere Andrea Bacciga, di fatto rimproverandogli una sorta di volontà censoria: «Invito il Consigliere comunale Andrea Bacciga, - ha affermato Tosi - a non comportarsi come quei regimi comunisti che lui giustamente attacca, perché se Bacciga cerca di censurare o spostare la sede dell'evento si comporta esattamente come quei regimi illiberali. Io da Sindaco ho sempre permesso qualunque manifestazione di pensiero e di idee, soprattutto quelle più distanti dalle mie».

Un post su Facebook del consigliere Andrea Bacciga sull'argomento "NazItalia"

«È giusto che Berizzi e i suoi ospiti possano esprimere le loro idee senza preoccupazioni, - ha quindi proseguito Tosi - poi nell'eventualità che qualcuno diffami la città si può sempre querelare e agire a livello mediatico». Infine, Tosi ha riservato anche l'immancabile punzecchiatura al suo successore, l'attuale sindaco di Verona Federico Sboarina, criticandone il silenzio di questi giorni sulla vicenda: «Il Sindaco Sboarina si dimostra ancora una volta "re degli ignavi". - attacca Flavio Tosi - Come al solito non prende posizione, non si espone, per paura di scontentare l'uno piuttosto che l'altro. Un sindaco assente, impalpabile, in questa come su altre questioni cruciali della città».

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