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Tommasi e giunta in "mini-ritiro" a Sezano. Rossi: «È un sindaco fantasma»

Primo cittadino e assessori hanno fatto il punto dello loro amministrazione ad un anno dall'insediamento, ma l'opposizione non risparmia critiche. «Tommasi è assente dai quartieri, dai problemi e dalle criticità di Verona»

Un pomeriggio intero per parlare, confrontarsi, misurarsi dopo il primo anno di lavoro, per breve tempo lontano dalle interruzioni della routine quotidiana. Venerdì, 21 luglio, l'intera giunta comunale di Verona si ritrovata a Sezano, in Valpantena, a metà strada tra la città e la Lessinia, nella sede del Monastero del Bene Comune.

La riunione è stata voluta dal sindaco Damiano Tommasi per condividere del tempo insieme, convogliando le energie dei singoli e del gruppo verso Verona e i suoi cittadini. Un flusso di coscienza di idee e nuovi spunti condivisi per mettere a punto strategie e programmazione dei lavori su temi di grande respiro e con una sguardo lungo.

Momento dell'incontro giunta tommasi sezano

«Abbiamo fatto il punto su un anno di amministrazione partendo dalle cose fatte per concentrarci per poi sulle aree di miglioramento - ha commentato il sindaco Tommasi - Tutti i progetti pluriennali hanno bisogno di verifiche periodiche e di allineamento tra chi li deve portare avanti. E dobbiamo continuare a condividere la visione della città coniugandola come patrimonio territoriale, di cui tutti i cittadini possono godere».

E non è bastata questa riunione a far cambiare idea alle opposizioni, che descrivono Tommasi come un primo cittadino distratto da questioni esterne a Verona e poco concentrato sui problemi dei cittadini. Per il consigliere comunale di Verona Domani Paolo Rossi, il primo cittadino scaligero è più impegnato in trasferte e faccende fuori città e questo lo renderebbe meno attento alle questioni quotidiane del capoluogo da lui amministrato. «Tommasi è assente dai quartieri, dai problemi e dalle criticità che negli ultimi mesi stanno diventando sempre più numerosi e drammatici - ha detto Rossi - È un sindaco fantasma, mentre la città affoga tra mille problemi: delinquenza dilagante, baby gang ormai fuori controllo, cantieri mal gestiti in ogni angolo della città, pantegane che oramai fanno a gare per numero a quello dei turisti, caos nelle aziende partecipate e tanto altro. Sarebbe meglio che Tommasi e i suoi assessori andassero di persona alla stazione di Porta Nuova o a Golosine o all'infinito cantiere di Ponte Nuovo. Sarebbe sicuramente più utile».

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