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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Sicurezza a Verona, opposizioni all'attacco. La replica: «Dati del 2022 e riferiti a tutta la provincia»

Da palazzo Barbieri replicano ai commenti arrivati da Lega e Fratelli d'Italia dopo la pubblicazione della classifica del Sole 24 Ore, specificando che le cifre non relative al capoluogo e che inoltre fanno riferimento ad un anno governato anche dalla precedente Amministrazione

Il tema della sicurezza continua ad essere al centro della discussione politica a Verona, soprattutto dopo la classifica stilata dal Sole 24 Ore, che ha visto l'area scaligera passare dalla 41a alla 26a posizione, passando da 29.968 denunce totali (3.232,4 denunce ogni 100mila abitanti, con dati del 2021) a 33.912 denunce totali (3.670,3 denunce ogni 100mila abitanti, con dati del 2022). 
Un dato che ha dato il via alle critiche delle opposizioni a palazzo Barbieri partendo dal fronte leghista, con il segretario provinciale Paolo Borchia, il consigliere comunale Nicolò Zavarise e il responsabile Filippo Rando, che hanno subito puntato il dito contro l'amministrazione Tommasi, accusandola di minimizzare i problemi della città. 
Dopodiché è stata la volta di Daniele Polato incalzare l'attuale giunta. Polato, ora consigliere comunale e regionale per Fratelli d'Italia, è stato assessore alla Sicurezza durante l'Amministrazione Sboarina, ha voluto sottolineare che «durante il mio mandato la polizia locale registrava una media di 310 richieste di interventi l’anno, mentre ora la media è scesa a sole 8,5 richieste di intervento», indicandola come «una differenza imbarazzante che dimostra quanto l’Amministrazione Tommasi non intenda contrastare l’insicurezza che ormai prevale sulla nostra città». Il consigliere regionale e comunale di FdI, come riporta TgVerona, si è poi rivolto a chi ne he preso il posto in giunta: «L'assessore Zivelonghi continua a sostenere che l'insicurezza sia solo una percezione, ma i dati smentiscono inequivocabilmente questa affermazione. Invito l’Amministrazione Tommasi a dimostrare un impegno concreto e una presenza costante sul territorio, in modo che Verona possa tornare a essere una città in cui i cittadini si sentano protetti e sicuri». 

Da palazzo Barbieri però replicano evidenziando come le critiche piovute dall'opposizione non tengano presente di alcuni elementi che le rendono piuttosto imprecise. Innanzitutto i dati relativi alla classifica del Sole 24 Ore «sono riferiti al 2022, anno governato dall’Amministrazione Sboarina ad eccezione dei mesi post elezioni, periodo dedicato all’assestamento del nuovo sindaco e della sua giunta», inoltre ad essere preso in considerazione non è il solo capoluogo, ma bensì l'intero territorio provinciale. 
«I dati pubblicati dal Sole 24 Ore sono dati riferiti al 2022 quindi volendo agganciare questi statistiche, che peraltro sono su base provinciale, all'amministrazione della città, la minoranza deve guardare se stessa perché quei numeri sono riferiti ad un anno in cui l'Amministrazione Tommasi ha operato per pochi mesi - precisa Zivelonghi -. I dati certificano nel 2022 un trend in crescita per i cosiddetti reati di strada, confermato anche per il primo semestre 2023, che va letto e interpretato in un contesto di movimenti geopolitici, migratori, di disagio sociale, di abuso di alcool, di consumo di droghe in crescita e di un generale degeneramento dei comportamenti. Per questo, oltre alla costante azione della Polizia locale in affiancamento delle FFOO nel presidio del territorio e al contrasto del crimine, l'Amministrazione Tommasi è fortemente impegnata con azioni che spaziano dal sociale, alle politiche giovanili, alla rivitalizzazione dei quartieri, all'inclusione, alla formazione e molto altro». 

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