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Cronaca

Sicurezza: Verona sale dal 41esimo al 26esimo posto nell'indice di criminalità

Cresce il numero di denunce presentate: sono 3.670,3 ogni 100mila abitanti. In Veneto, un dato peggiore ce l'ha solo Venezia, 11esima in Italia

Associazioni a delinquere, violenze sessuali, truffe, rapine e furti. Cresce il numero di reati denunciati in provincia di Verona e questo ha fatto salire l'indice di criminalità del territorio scaligero. Il parametro è utilizzato dal Sole 24 Ore per calcolare la qualità della vita nelle varie zone d'Italia e ieri, 9 ottobre, il quotidiano economico ha pubblicato la classifica di quest'anno aggiornata con i dati del 2022.

L'indice di criminalità prende in considerazione 28 tipologie di reato e somma il numero delle denunce presentate per ogni tipologia. Inoltre, per rendere paragonabili le diverse province calcola il numero delle denunce ogni 100mila abitanti.
Rispetto alla classifica dell'anno scorso, Verona è salita dalla 41esima alla 26esima posizione, passando da 29.968 denunce totali (3.232,4 denunce ogni 100mila abitanti, con dati del 2021) a 33.912 denunce totali (3.670,3 denunce ogni 100mila abitanti, con dati del 2022). E la tendenza è ad un ulteriore peggioramento perché il Sole 24 Ore ha anche aggiunto un confronto tra i dati del primo semestre della classifica di quest'anno a quelli del primo semestre della classifica del prossimo. Un confronto che mostra un aumento delle denunce del 2,1%.
Tra le varie tipologie di reato, quelle che spingono Verona più in alto sono l'associazione a delinquere (16esimo posto in Italia), le rapine (19esimo posto), i furti (22esimo posto), le estorsioni (24esimo posto) e le violenze sessuali (25esimo posto).

E, nel contesto veneto, Verona è al secondo posto in questa classifica dei reati denunciati. La provincia veneta più in alto è Venezia, 11esima nella graduatoria finale. E alle spalle di Verona bisogna scendere fino al 35esimo posto per trovare un altro territorio veneto, quello di Padova.

«La città scaligera è tra le più pericolose d'Italia», hanno commentato guardano la classifica il segretario provinciale della Lega Paolo Borchia, il consigliere comunale leghista Nicolò Zavarise ed il responsabile di Lega Verona Filippo Rando, i quali accusano il sindaco Damiano Tommasi e la sua giunta di minimizzare il problema della sicurezza in città. «Chi delinque in città percepisce un clima di impunità - hanno aggiunto i tre esponenti leghisti - Un segnale negativo che conferma la necessità di un cambio di rotta sul tema della sicurezza. I veronesi, come tutti i cittadini d’Italia, chiedono legalità, maggiori controlli, e che i delinquenti vengano allontanati dalle vie e dalle piazze di questa città, periferie comprese». Una critica che però deve tener conto del fatto che i dati pubblicati dal Sole 24 Ore sono aggiornati al 2022, anno delle elezioni a Verona e quindi condiviso tra l'amministrazione Tommasi e quella di Federico Sboarina.

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