A Verona niente assessorato alla famiglia. PDF: "Una delusione per tutti"

Nuovo attacco alla giunta scelta dal nuovo sindaco di Verona Federico Sboarina. Critiche si erano già alzate da alcuni consiglieri che siederanno all'opposizione nel nuovo consiglio comunale dei Verona. E critiche si alzano ora anche da chi in consiglio comunale non è riuscito ad entrarci per una manciata di voti. È il Popolo della Famiglia, insoddisfatto dalla scelta di non creare uno specifico assessorato alla famiglia. La delega infatti è rimasta in capo al sindaco. "Ancora una volta una giunta scelta secondo le solite logiche - scrivono dal Popolo della Famiglia -. Se nomi eccellenti, di levatura extra cittadina e altissime professionalità dovevano essere, le troviamo solo in una o due eccezioni. Per il resto, assessori che già hanno e manterranno altri incarichi politici: poche le novità".

"Ancora una volta purtroppo temiamo che la famiglia resti uno slogan elettorale utile a raccogliere consenso - prosegue la nota -. Se si è voluto costituire un assessorato alla cultura non lasciando la delega al sindaco, perché non è stato così per la famiglia? Evidentemente a nessuno interessava e nessuno era in grado di sostenerne lo spessore. La politica, impegnata a salvaguardare i delicati equilibri interni di potere, non si è resa conto del reale valore e dell'importanza della famiglia e delle politiche familiari per l'intera società. Un bene che viene prima di tutti e che chiede un impegno costante, specifico e di alto contenuto e crediamo che il sindaco, che si è tenuto questa delega, non possa sostenerla nell'ambito della sua complessa attività istituzionale".

Il Popolo della Famiglia ha infine concluso auspicando che il nuovo sindaco di Verona realizzi alcune delle proposte avanzate in campagna elettorale proprio dal Popolo della Famiglia, come il fattore famiglia e il reddito di maternità.