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Politica Stadio / Piazzale Olimpia

Nuovo stadio di Verona, Comencini mette in discussione il progetto

«Bisogna ricostruire le basi, per rinfocolare la passione dei tifosi gialloblu. Solo allora avrà senso parlare di stadio nuovo». Parole che da una parte disorientano e dall'altra riaccendono le polemiche

Per realizzare un progetto solido in tutto e per tutto, credo occorrano una società e una squadra di alto livello prima di pensare al nuovo stadio.

Il deputato della Lega e consigliere comunale di Verona Vito Comencini ha messo in discussione il progetto del nuovo stadio di Verona, l'opera che dovrebbe andare a sostituire l'attuale Bentegodi in piazzale Olimpia. Una presa di posizione che disorienta perché finora sembrava che la maggioranza sostenesse compatta il progetto.

«Setti non ha dimostrato la solidità necessaria - ha aggiunto Comencini - Bisogna ricostruire le basi, per rinfocolare la passione dei tifosi gialloblù. Solo allora avrà senso parlare di stadio nuovo». Parole che suonano strane proprio perché provenienti da un esponente della Lega, partito che aveva dato parere favorevole anche nella circoscrizione presieduta fino a poco tempo fa da Nicolò Zavarise, uomo vicino a Comencini e da poco promosso al rango di assessore nella giunta di Federico Sboarina.
«La Lega veronese non ha ancora deciso da che parte stare - attaccano i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani - O meglio, sta dalla parte delle poltrone, perché le poltrone sono l’unico collante di questa maggioranza. Lo stesso sindaco in passato era contrario a rifare il Bentegodi, da lui dotato dell'impianto fotovoltaico "più grande d’Italia", mentre ora è il primo a volerlo smantellare. In questa amministrazione si cambia opinione a seconda delle convenienze ma soprattutto senza ascoltare i cittadini».

Il Partito Democratico ha dunque ribadito la sua contrarietà al progetto e non è da solo in questa battaglia. Anche il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco è contrario e ha commentato così l'intervento di Comencini:

Gli ci è voluto un po' di tempo, ma alla fine ci è arrivato anche Comencini - scrive Bertucco - il nuovo stadio si dovrebbe reggere su introiti calcistici ed extra calcistici, ma è evidente che i primi non hanno grandi prospettive di crescita, pertanto si dovrà puntare tutto su alberghi, negozi e ristoranti, ovvero su di un grande parco commerciale sullo stile del progetto di Tosi per l’Arsenale che avrebbe l'effetto di congestionare un quartiere che è già la limite della sopportabilità. Come Tosi con il traforo, Sboarina gioca con i soldi e sulla pelle dei veronesi. Per nascondere l'impalpabilità della sua azione amministrativa rispolvera gli evergreen della politica della destra veronese, come stadio e traforo. Ma non era questo che gli avevano chiesto veronesi e non era questo che aveva loro promesso. I veronesi avevano chiesto un sindaco che affrontasse le urgenze della città, mentre il nuovo stadio non compare neanche nei primi venti posti di questa classifica.

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