rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica Centro storico / Via Sant'Angela Merici

Non apre centro di accoglienza nel quartiere Filippini. Bertaia: «Riconosciute nostre ragioni»

Autorizzazione non concessa per ragioni di sicurezza. «Battaglia portata avanti assieme a tanti cittadini sta ottenendo riconoscimento tangibile», ha commentato la consigliera tosiana

Alla fine, le ragioni della sicurezza hanno avuto la meglio su quelle dell'accoglienza. Ed il cas (centro di accoglienza straordinaria) che sembrava dovesse aprire nel quartiere Filippini di Verona non sarà attivato. «La battaglia che abbiamo portato avanti assieme a tantissimi cittadini sta ottenendo un riconoscimento tangibile», ha commentato la consigliera comunale della Lista Tosi Anna Bertaia, la quale si era mobilitata contro l'apertura del cas in Via Sant'Angela Merici.

Sarebbero stati 25 i richiedenti asilo ospitati nell'edificio di proprietà della Diocesi e risistemato dalla Caritas. Un lavoro, quello di Caritas, che non sarà sprecato perché i locali sono comunque pronti per accogliere chi è in difficoltà. E se non serviranno come centro di accoglienza per i profughi, potranno comunque avere un'altra funzione di tipo sociale.
La Caritas, quindi, rimane a disposizione. Ma di sicuro nello stabile di Via Sant'Angela Merici non ci sarà un cas perché non è stata data l'autorizzazione all'attivazione del centro.

E i motivi sono principalmente legati alla sicurezza. Tema più volte sollevato da Bertaia nelle sue iniziative. Per la consigliera comunale, infatti, un centro di accoglienza si sarebbe potuto attivare ma non nel quartiere Filippini. Un quartiere dalla «conformazione di vicoli e stradine strette», aveva dichiarato Bertaia, la quale proprio contro l'assessora alla sicurezza Stefania Zivelonghi se la prende ora che il cas non sarà aperto. Zivelonghi aveva, infatti, minimizzato la protesta di Bertaia e aveva invece evidenziato la presenza di cittadini pronti a collaborare con Caritas per una migliore integrazione dei richiedenti asilo accolti. «Zivelonghi non ha mostrato un grande rispetto per i cittadini che hanno protestato - ha dichiarato Bertaia - E sono oltre 400 le firme che abbiamo raccolto. Io poi non so a chi si riferisca Zivelonghi quando afferma che altri cittadini erano per l’accoglienza, mi limito a dire che chi era a favore al cas poteva palesarsi e manifestare a sua volta, invece non si è mai visto nessuno. Questa è un'amministrazione comunale che vive lontana dalla realtà. Zivelonghi, infatti, poteva partecipare alle nostre due manifestazioni in Via Sant’Angela Merici, quantomeno per constatare di persona cosa davvero pensano i cittadini. Cittadini che erano giustamente preoccupati e anche arrabbiati».

«Ma il dato di fatto più importante - ha concluso Bertaia - è che il cas non apre, questo conferma la bontà delle nostre ragioni, contrarie al centro profughi ai Filippini sia per la conformazione non adeguata del quartiere, sia per le criticità dello stesso stabile deputato all'accoglienza».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Non apre centro di accoglienza nel quartiere Filippini. Bertaia: «Riconosciute nostre ragioni»

VeronaSera è in caricamento