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Da Verona parte la crociata contro Sanremo, Castagna: «È diventato Sodoma e Gomorra?»

Matteo Castagna, veronese e Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio, si dice scandalizzato da Sanremo e parla di «dileggio della religione cattolica» in Quaresima

«Non ho mai guardato Sanremo perché non mi piace, però leggo i giornali. È scandaloso che il servizio pubblico pagato con prelievo forzoso dalla bolletta della luce da parte dello Stato mandi in onda uno spot omosessualista, in prima serata, in cui oltre al bacio sodomita si aggiunge il dileggio della religione cattolica, addirittura nel venerdì di Quaresima! Fiorello scherza coi fanti, ma lascia stare i Santi». Le parole colme di indignazione sono di Matteo Castagna, Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio e noto esponente morale, politico, culturale e chi più ne ha ne metta del "tradizionalismo cattolico" in salsa scaligera. Giova forse a qualcosa ricordare al buon Castagna che l'«omosessualità» ed i «baci sodomiti» oggi in Italia, fortunatamente, non sono un reato, nemmeno in prima serata e neppure nel venerdì di Quaresima, poiché semplicemente non vi è nulla di scandaloso in due uomini o due donne che si baciano?

Probabilmente poco interessa al Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio tutto questo, e così Matteo Castagna prosegue nella sua personalissima "crociata" contro l'apostasia sanremese, preoccupato che la capacità d'influenzare le menti promossa da quelle canzonette, finisca persino con il contagiare l'illuminato Mario Draghi: «Se poi, questa disgustosa pagliacciata - prosegue nella sua nota Matteo Castagna - avesse lo scopo ideologico di proporre indirettamente al premier Draghi di mettere da parte le reali priorità del Paese, in favore dell'approvazione della "legge-bavaglio" dell'On. Zan, oppure avesse la finalità di aumentare l'audience per sopperire alla carenza di vere grandi forme artistiche, saremmo di fronte alla decadenza più totale della civiltà occidentale».

Il tramonto dell'Occidente, in effetti, non potrebbe forse scegliere quale suo orizzonte migliore che il palco di Sanremo, se non altro in Italia, e ci sarebbe da discutere sul fatto che si tratterebbe di una sciagura. Ma questa è un'altra storia, mentre l'invettiva del veronese Matteo Castagna non si arresta e, anzi, prosegue duramente: «Pare che qualcuno abbia pensato bene di strumentalizzare il teatro di Sanremo, trasformandolo in uno show di "Sodoma e Gomorra", perché a causa del Covid non si possono tenere le sfilate nelle strade. È assordante il silenzio di chi dovrebbe difendere per primo la sacralità della religione e il pubblico pudore». Ma non è finita qui, perché il Responsabile Nazionale del Circolo Christus Rex-Traditio Matteo Castagna annuncia persino di voler procedere per vie legali: «Con l'Avv. Andrea Sartori del foro di Verona - conclude nella sua nota Matteo Castagna - stiamo approntando una denuncia/querela nei confronti di chiunque si sia reso responsabile, anche con proprie omissioni, della diffusione di quanto apparso, a tutela del cattolicesimo vilipeso e della difesa dei più deboli, che sono esposti ad una comunicazione plastica, senza alcun filtro o critica». Dalla città del World Congress of Families è tutto, linea a Sanremo.

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