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Maroni zittisce la polizia: Uomini e mezzi ci sono

Il ministro risponde ai sindacati. Incontra pure i presidenti di Hellas e Chievo

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni è giunto stamani in visita dall’amico e collega di Carroccio Flavio Tosi per discutere di sicurezza, di come funzionano le procedure e come vengono messe in atto assieme alle più alte autorità delle forze dell’ordine, inclusi il questore Vincenzo Stingone e il prefetto Perla Stancari. Maroni ha affrontato anche la polemica sollevata  dai sindacati di polizia sui tagli all’organico e ai mezzi.

“A Verona, come nel resto d’Italia, non esiste un problema di mancanza di uomini e mezzi - ha detto Maroni -. Abbiamo invece fatto uno sforzo importante per dare maggiori risorse alla polizia e i risultati sono quelli che abbiamo di fronte: calo dei reati e crollo dell’immigrazione”. “I sindacati stanno facendo il loro lavoro - ha aggiunto - perchè siamo nella fase di rinnovo contratti e di tesseramento. Per quanto riguarda il rinnovo del contratto nazionale devono però prendersela col ministro Brunetta, non con me”. “Il ministro dovrebbe, invece di dribblare il problema, battere i pugni da Brunetta - alza la voce Angelo Calvario, segretario regionale Ugl -. Se i risultati ci sono bisogna dire bravi a questi ragazzi che fanno il doppio del lavoro, sottopagati e che vedono metà degli straordinari che gli son dovuti”. Il ministro, stamane, ha pure incontrato i presidenti dell’Hellas Verona e del Chievo per discutere sull’applicazione della “tessera del tifoso”. “Accetto ma con riserva - ha spiegato Giovanni Martinelli, presidente Hellas -: i nostri abbonati sono più di 10.500 e ci vogliono circa 15 minuti di tempo per ognuno per elaborare il documento: per gennaio è impossibile farcela”.

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