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Lega: «Verona si doti di un tariffario per le riprese foto- e cinematografiche»

Il consigliere Bacciga ha presentato una mozione ancora giacente a Palazzo Barbieri. «Ormai per Netflix è tardi - hanno commentato i consiglieri leghisti - Ma non aspettiamo ancora»

Da domani, Verona diventerà il set cinematografico di un film prodotto da Netflix. E fino a metà ottobre, alcune zone della città saranno interessate da divieti di transito e di sosta a giorni alterni e in vari orari. Per la città, ci sarà un ritorno di immagine a livello internazionale garantito, ma nemmeno un euro entrerà direttamente nelle casse comunali per l'utilizzo del suolo pubblico da parte delle troupe. Molte città d'Italia, come Roma, hanno un tariffario per le riprese e per i consiglieri comunali della Lega anche Verona deve dotarsene. Nel marzo scorso, il consigliere Andrea Bacciga ha presentato una mozione perché il Comune ne adotti uno per le riprese non solo cinematografiche ma anche fotografiche a scopo di lucro. Un provvedimento ancora in sospeso a Palazzo Barbieri. «Ormai per Netflix è tardi - hanno commentato i consiglieri leghisti - Ma non aspettiamo che un'altra troupe arrivi e paralizzi la città senza un ritorno economico».

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