"Mi auguro che la Giunta regionale del Veneto riveda quanto prima la sua obsoleta programmazione in materia di trattamento dei rifiuti e che la Giunta comunale di Verona si astenga dal sottoscrivere il contratto per il nuovo inceneritore, chiedendo semmai di rinegoziare gli accordi con la ditta appaltatrice, trasformando Ca’ de Bue in un centro di primo livello per il trattamento a freddo e per il riciclo dei rifiuti."

E’ questo l’appello che parte dal capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale, il veronese Stefano Valdegamberi il quale precisa che questa soluzione è dettata “da motivi economici prima ancora che ambientali, per non obbligare per i prossimi 20 anni l’importazione a caro prezzo di rifiuti da fuori regione, i cui costi ricadranno sulle bollette degli ignari veronesi”.

“Qualche mese fa - afferma ancora Valdegamberi – ebbi occasione di rilevare che sarebbe stata una pazzia investire ulteriori 130 milioni per far partire l’inceneritore o meglio il termovalorizzatore di Ca’ del Bue, perché sarebbe un investimento che obbligherebbe l’importazione di rifiuti persino da fuori regione e a costi sempre più alti per garantirne la sostenibilità economico-finanziaria nei prossimi 20 anni”.