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Ca' del Bue, la Regione non ferma il suo ampliamento

Con 27 voti contrari, 14 a favore e 2 astenuti palazzo Ferro Fini respinge la richiesta di stop

Con 27 voti contrari, 14 a favore e 2 astenuti il Consiglio regionale del veneto ha respinto la richiesta, presentata dai consiglieri veronesi Franco Bonfante e Roberto Fasoli del Pd, Gustavo Franchetto dell’Italia dei Valori, Stefano Valdegamberi dell’Udc, oltre che dalla capogruppo del Pd Laura Puppato, da Pietrangelo Pettenò della Sinistra veneta e da Mariangelo Foggiato di Unione Nordest, che chiedeva di sospendere la procedura per l’ampliamento dell’inceneritore di Cà del Bue. Il dibattito sulla mozione si era concluso nella precedente seduta del 27 luglio ma allora, al momento del voto, era mancato il numero legale.

“Proprio nel giorno in cui i rappresentanti dei comitati dei cittadini hanno consegnato in Consiglio regionale 5mila di firme contro il raddoppio dell’inceneritore di Cà del Bue - commenta Franco Bonfante - la maggioranza di centrodestra ha deciso di bocciare la mozione che chiedeva uno stop alla procedura. Un contrasto davvero stridente, che evidenza tutta la distanza che esiste tra il centrodestra che governa il Veneto e le richieste che vengono dal territorio. La nostra battaglia – evidenzia Bonfante insieme al consigliere Roberto Fasoli – non si ferma qui. Prima di procedere con l’ampliamento ci saranno molti elementi da approfondire sotto l’aspetto ambientale ed economico”.

Bonfante e Fasoli fanno notare che i dati Arpav recentemente pubblicati dimostrano che i tre inceneritori funzionanti nel Veneto (Padova, Schio e Fusina) hanno una potenzialità nettamente superiore ai rifiuti prodotti in regione. “L’assenza ormai pluriennale di un Piano regionale per la gestione dei rifiuti – sottolinea Fasoli – lascia spazio a improvvisazioni, purtroppo dannose per i cittadini e onerose per l’intera collettività”.

“Con Cà del Bue – concludono i due esponenti del Pd veronese - si arriverebbe al doppio rispetto alle necessità del Veneto e quindi alla forzata importazione di rifiuti da tutta Italia. Qui le schermaglie politiche non c’entrano: serve solo un briciolo di buon senso che fino ad ora Lega e PdL non hanno saputo mostrare”.

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