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Esselunga, approvata la variante urbanistica: critica feroce dell'opposizione

L'approvazione del Consiglio comunale è arrivata nella notte ma dalla minoranza piovono aspre critiche, Zelger: "Non si può guardare solo al progetto di Esselunga, senza pensare agli altri cantieri previsti nell’area"

Alle 2.42 della notte, con 19 voti favorevoli, 11 contrari e 1 astenuto, il Consiglio comunale ha approvato la Variante al Piano degli Interventi per l’adeguamento formale ai sensi della legge regionale 50/2012 dell’area sita in viale del Lavoro per la conferma della localizzazione di una grande struttura di vendita, ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale 11/2004.
Sull’area di 24.400 metri quadri, posta di fronte alla Fiera e di proprietà della società Polo Fieristico Veronese Spa (società partecipata per l’85% dal Comune e per il 15% da Veronafiere), in base al bando di gara aggiudicato alla società Esselunga Spa con un’offerta economica di 27.500.000 euro, verrà realizzata una grande struttura di vendita con superficie massima di 8.000 mila metri quadrati.
“La delibera – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Gian Arnaldo Caleffi – si propone di approvare la variante già adottata dal Consiglio comunale lo scorso luglio. Come spiegato in Commissione quarta per quanto riguarda i parcheggi previsti nel piano degli interventi e sulla tariffazione oraria dei parcheggi a standard, che verranno realizzati all’interno del centro commerciale, l’introito degli stessi, dopo il novantesimo minuto, andrà a favore del Comune che regolerà l’importo della tariffa. Per compensare i circa mille posti che si perderanno con la realizzazione del centro commerciale – ha proseguito l’assessore – la Fiera ha in programma di ampliare i parcheggi ora attivi all’interno del parco ferroviario; altri posti auto saranno reperiti con il parcheggio scambiatore della Genovesa, il cui progetto il 17 novembre sarà in sede regionale per lo screening della Via, cui seguiranno la redazione del progetto definitivo e l’esecuzione dei lavori. Il crono programma vigente prevede che la realizzazione dell’opera avvenga a partire da agosto 2016 e che la sua conclusione possa attendersi pochi mesi dopo. Il primo step realizzativo prevede mille posti macchina; quando l’autostrada realizzerà la bretella tra il parcheggio e il deposito per collegare Verona sud con la tangenziale saranno realizzati altri 2 mila posti macchina. Un’ulteriore area per 1.400 posti auto potrà essere realizzata nell’area, ora utilizzata dalla cooperativa La Genovesa, previo il suo spostamento in altro sito. Infine ulteriori posti auto saranno adiacenti al parco del Prusst i cui lavori sono iniziati e la cui realizzazione è prevista entro il Vinitaly del prossimo anno”.

Degli 87 emendamenti collegati alla proposta di delibera ritenuti ammissibili dagli uffici (tutti presentati dalle minoranze, tranne uno presentato dal Sindaco Tosi), l’Aula ha approvato (con voti 19 favorevoli e 12 contrari e 1 astenuto) quello presentato dal Sindaco (già in precedenza accolto dall’assessore Caleffi) che respinge l’osservazione presentata dal Polo Fieristico Veronese “in quanto la convenzione proposta potrà essere valutata successivamente in sede di rilascio del permesso a costruire”. Respinti dall’Aula un emendamento del Movimento 5 Stelle e altri due emendamenti presentati dal Pd. L’approvazione dell’emendamento del Sindaco ha comportato di fatto la decadenza di tutti gli altri emendamenti restanti. Presentati dal Movimento 5 Stelle anche una decina di ordini del giorno collegati alla proposta (che saranno votati nelle prossime sedute) tesi a destinare una parte del ricavato della vendita dell’area alla Fondazione Arena.

All’inizio della seduta, aperta con un minuto di silenzio per gli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre, erano state respinte dall’Aula la richiesta del consigliere Pd Eugenio Bertolotti di rinviare la proposta di delibera in Commissione e la questione pregiudiziale sospensiva del capogruppo Fi Daniele Polato per chiedere prima il parere della Circoscrizione e successivamente lo stralcio della proposta di delibera.

SINTESI DEL DIBATTITO - Per il capogruppo Fi Daniele Polato, che ha fatto la relazione di minoranza “la realtà è che il Sindaco, che in campagna elettorale si era impegnato di fronte agli elettori a dire che il Comune non doveva essere uno speculatore ma doveva pensare alla vivibilità dei quartieri, oggi fa il contrario per monetizzare. Questa Amministrazione è l’esempio della vecchia politica, che promette in campagna elettorale e poi, una volta eletta, fa il contrario. Dopo le lotte portate avanti per dare a Verona Sud il parco San Giacomo ora, sulla quinta Circoscrizione, l’Amministrazione vuole calare diversi mila metri quadri di commerciale, per non parlare del traffico ad esso correlato. Oltre ai cittadini questa delibera tradisce anche la Fiera, togliendole posti auto e limitandone lo sviluppo. Si dovrebbe fare urbanistica programmata, non solo per fare cassa”.
Per il capogruppo Pd Michele Bertucco “si tratta di un percorso a tappe forzate volute dalla maggioranza. Ad oggi Verona è già oltre i 35 giorni di superamento del Pm10 e già si parla di 176 mila movimenti di auto previsti a Verona Sud. Siamo stanchi che questa Amministrazione continui a gestire l’Urbanistica per fare soldi e non per dare risposte alla città”.
Per il capogruppo del Movimento 5 Stelle Gianni Benciolini “Da 2.275 mq di commerciale previsti dal Prusst del 2005 siamo passati, solo per questa variante, a 8.500 mq a cui vanno ad aggiungersi altri 3.000 mq per le ex Gallerie Mercatarie, sinceramente troppi”, mentre per quanto riguarda il verde, aggiunge il consigliere Pd Luigi Ugoli “Da più di 50 mila mq di parco del Prusst previsti siamo scesi a circa 35 mila mq in un’area delicata sotto il profilo ambientale e di qualità di vita delle persone. Un’area che invece si sta riempiendo di attrattori di traffico, in cui mancano gli standard a verde e la qualità della vita. La delibera, che ha avuto una procedura molto strana, va anche a discapito della Fiera per la quale dovranno trovarsi i posti auto che verranno meno con la costruzione dell’area commerciale”.
Per il consigliere del Movimento 5 Stelle Luca Mantovani “Questa Amministrazione si sta sottraendo alle responsabilità assunte verso i cittadini nel pianificare la Verona del futuro in cambio dei soldi offerti dai privati e, soprattutto, senza considerare gli interventi in modo complessivo. Invece di creare spazi per la Fiera e per i cittadini si pensa di ratificare il volere dei privati per fare cassa”. Per il consigliere del Pd Stefano Vallani “Un qualcosa di inutile che va a svantaggio di una Fiera che vuole essere di richiamo internazionale. Non c’è mai stato un coordinamento dei progetti dal filobus, ai parcheggi scambiatori, al traforo. Un piano degli interventi nefasto che porterà Verona sempre più in basso”. Per il consigliere Pd Eugenio Bertolotti “c’è un vizio di forma molto grave, visto che alla delibera messa a disposizione dei consiglieri manca un elaborato. In quell’area ci sarà sicuramente un incremento di traffico e di inquinamento”. Anche per il consigliere del Movimento 5 Stelle Riccardo Saurini, che si è fatto portavoce del Comitato per Verona Sud “il provvedimento non farà altro che aumentare i livelli di traffico e inquinamento e abbattere alberi in un’area in cui è già stato ridotto da 50 mila mq a 30 mila mq il parco del Prusst”. Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Ciro Maschio “non è colpa dell’Amministrazione se lo Stato riduce i finanziamenti e se il mercato funziona solo nell’ambito del commerciale ma, al tempo stesso, non si può venire meno ad una visione urbanistica d’insieme per rispondere solo all’emergenza di cassa”. Per il consigliere Pd Elisa La Paglia “l’87% della trasformazione commerciale della città riguarda la 5ª circoscrizione. Questa trasformazione urbanistica, che partiva dal rispondere ad esigenze della Fiera, finirà per costruire tutt’altro”. Per il consigliere Pd Dmiano Fermo “oggi si è discusso non di una variante ma di una scelta strategica sbagliata; visto che non c’è più margine di utile per i grandi centri commerciali così facendo si andranno solo a bruciare decine se non centinaia di posti di lavoro nei negozi di quartiere e nei centri commerciali già presenti”.
Per il consigliere del Gruppo misto Alberto Zelger “sarebbe opportuno trovare un accordo sulle delibere importanti per la città senza attuare prove di forza. Non si può guardare solo al progetto di Esselunga, senza pensare agli altri cantieri previsti nell’area e vendere, in questo modo, la qualità della vita degli abitanti di Verona Sud. Anche la sopravvivenza della Fiera stessa è messa in discussione con la privazione dei posti auto”. Per il consigliere Pd Fabio Segattini “le uniche delibere che si portano in aula sono varianti al Piano degli interventi. Non si pianifica più, ogni intervento è una risposta ad una richiesta dei privati. Si tratta di un progetto che procurerà solo problemi anziché risolverli”.

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