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Elezioni europee come trampolino per le regionali: a Padova Boron stuzzica la Lega e punta su Tosi

L'ex consigliere regionale del Carroccio, ora in Forza Italia, lancia l'ex sindaco di Verona nella corsa a Palazzo Balbi del 2025 e non risparmia qualche frecciatina al partito di Salvini

Le elezioni europee, primo banco di prova per le forze politiche del Veneto, si avvicinano e a Padova è tornato a parlare dell'argomento il consigliere regionale Fabrizio Boron. Dopo la rottura con la Lega, dallo scorso settembra milita in Forza Italia, che viene da lui stesso indicato come un partito in forte crescita, il quale nel 2025 potrebbe puntare sulla candidatura di Flavio Tosi per Palazzo Balbi. 
Come spiegano i colleghi di PadovaOggi, Boron nelle scorse ore è tornato su un concetto già espresso commentando i risultati delle provinciali, in merito alle quali aveva sottolineato come non possano essere un termometro dell'attuale gradimento dei partiti, visto che a votare sono solo gli stessi eletti in tornate elettorali dove i numeri, soprattutto nel centrodestra, erano oggettivamente diversi. Secondo l'ex militante del Carroccio, ora le condizioni sarebbero molto divere, motivo per cui si attende con impazienza il voto di giugno. 

«Le prossime elezioni europee saranno uno spartiacque senza precedenti, perché metteranno in luce quelle che, già oggi, anche in Veneto, sono due visioni politico-sociali diverse: da una parte chi guarda alle estreme destre europee, e dall’altra chi crede in un Veneto liberale, con forte identità territoriale e senso di appartenenza», ha detto Boron riferendosi proprio al suo ex partito, che dopo lo strapotere degli anni precedenti in Veneto, viene visto ora soprattutto come un alleato in difficoltà. 

Boron, e Forza Italia, puntano molto sul fatto che le attenzioni di Salvini in Europa siano rivolte soprattutto a Le Pen e non ai moderati. «Le parole del ministro Tajani non lasciano dubbi su dove e come si porrà Forza Italia, da sempre, nel paese, forza liberale e progressista. I sondaggi che escono sulla stampa nazionale indicano chiaramente come i Veneti, gli italiani, apprezzino sempre più un partito aperto al dialogo e al confronto con il territorio. Lo stesso certo non si può dire per chi si affianca a partiti europei con visioni nazionaliste che nella storia hanno tentato di cancellare l’identità veneta», dice punezecchiando i leghisti. E l'uomo su cui sembra voler puntare Forza Italia sembra essere proprio l'ex sindaco di Verona Flavio Tosi: «Il voto di giugno sarà quindi uno spartiacque per chi vuole un Veneto autonomo liberale, legato alla sua identità storica, refrattario a decisioni imposte e non condivise – ha chiarito il consigliere - La proposta di candidatura di Flavio Tosi sarebbe in grado di fare sintesi delle istanze del territorio mantenendo fede a una tradizione politica di ascolto, pragmatica, liberale, territoriale e di risoluzione delle criticità. La sua esperienza amministrativa ne fa un candidato naturale per le elezioni del 2025», ha detto riferendosi all'uomo che lo ha convinto a traslocare dalla Lega a Forza Italia. «Manca ancora molto, ma l’esito delle elezioni Europee in Veneto renderà tutto più chiaro a tutti».

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