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Salvini: «100mila cartelle esattoriali sono dirette in Veneto. Serve pace fiscale»

Dopo il comizio alla Festa della Liga Veneta a San Giovanni Lupatoto, il segretario del Carroccio ha incassato gli incoraggiamenti dei suoi sostenitori al mercato settimanale di Bussolengo

Dopo l'evento dell'altra sera a San Giovanni Lupatoto, ieri mattina Matteo Salvini ha improvvisato un breve comizio anche al gazebo del Lega allestito nel cuore del mercato di Bussolengo. Tra selfie, strette di mano e incoraggiamenti, il leader del Carroccio ha mostrato la sua fiducia nei confronti dei candidati veronesi alla Camera e al Senato. Candidati che sostengono il programma della Lega e di tutto il centrodestra. Un programma in cui Salvini ha evidenziato i temi che attualmente sente come i più urgenti.

«Sul tema del caro-bollette, la nostra posizione è molto chiara: intervenire subito, con tutti i soldi necessari - ha dichiarato Salvini - E dopo anni di no della sinistra, vogliamo portare finalmente in Veneto l'autonomia. Inoltre, chi sceglie la Lega sceglie di cancellare la Legge Fornero, mandando in pensione chi ha il diritto di andare in pensione. Infine, un voto alla Lega significa anche tornare a proteggere i confini del nostro paese ed espellere i clandestini».

E un altro tema che Salvini ha ribadito a Bussolengo, dopo averlo sottolineato anche a San Giovanni Lupatoto è quello della pace fiscale. «Sono in partenza sette milioni di cartelle esattoriali, di cui quattro milioni entro la fine dell’anno e 100mila solo in Veneto - ha dichiarato il segretario della Lega - La pace fiscale, con una guerra ed una pandemia ancora in corso, è un doveroso aiuto a milioni di italiani che non possono pagare cartelle vecchie di anni, anche di piccoli importi, che con sanzioni e interessi sono diventate un macigno insostenibile. Si tratta di somme che lo Stato non incasserebbe mai, un arretrato di oltre 1.000 miliardi. Con pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio, lo Stato incasserà finalmente miliardi di euro, e 15 milioni di Italiani potranno tornare a lavorare, respirare e pagare le tasse, senza essere inseguiti dall'Agenzia delle Entrate. È doveroso buonsenso».
Una pace fiscale auspicata anche dal coordinatore regionale della Lega in Veneto, Alberto Stefani. «Milioni di cartelle in tutto il Paese svuoteranno le tasche degli italiani in un momento storico già emergenziale - ha aggiunto Stefani - In queste condizioni gravose, l’unica soluzione è la pace fiscale, con rottamazione e saldo e stralcio. Un giusto accordo per tutti i veneti onesti che, dovendo magari pagare piccole somme diventate enormi negli anni tra interessi e sanzioni, troverebbero il giusto accordo con l'Agenzia delle Entrate, senza esserne più perseguitati».

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