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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Centro storico / Piazza Bra

Autonomia, lotta al caro bollette e ascolto dei territori: le priorità dei candidati della Lega

Fontana, Fadini, Turri, Valbusa, Mantovanelli e Tosato sono i sei candidati veronesi a Camera e Senato. A presentarli in Piazza Bra è stato il commissario provinciale Zavarise

La stranezza di doversi difendere più dagli attacchi, diretti e indiretti, degli alleati piuttosto che da quelli degli avversari politici. Si è vissuto anche questo ieri, 9 settembre, in Piazza Bra durante la presentazione dei candidati veronesi della Lega.
Alla Camera dei Deputati sono candidati Lorenzo Fontana, Lara Fadini, Roberto Turri e Vania Valbusa; mentre al senato il Carroccio ha messo in lista Roberto Mantovanelli e Paolo Tosato. Sei candidati che rappresentano al meglio tutto il territorio scaligero, per il commissario provinciale della Lega Nicolò Zavarise. E sembrerebbero parole di circostanza quelle di Zavarise, ma sono anche una velata replica a Flavio Tosi, candidato di Forza Italia. Lega e Forza Italia fanno parte della stessa coalizione di centrodestra, ma questo non ha fermato le critiche di Tosi, il quale ha dichiarato che le scelte dei candidati della Lega sarebbero state prese dall'alto e non sarebbero una vera espressione dei territori.
E l'altro alleato da cui i leghisti si sono difesi è Fratelli d'Italia. E l'attrito con gli esponenti del partito guidato da Giorgia Meloni è soprattutto sull'autonomia. Guido Crosetto, uno dei fondatori di Fratelli d'Italia, non ha messo la concessione di maggiore autonomia alle Regioni tra le priorità di un futuro governo di centrodestra, mettendo in primo piano il contrasto alle difficoltà economiche e la riforma istituzionale del presidenzialismo. Parole che hanno permesso alla Lega di rivendicare le proprie differenze da Fratelli d'Italia e di indossare la veste del partito che invece mette in primo piano l'autonomia, insieme alla tutela delle famiglie e degli imprenditori e che sul presidenzialismo non pone alcun veto.

Autonomia e presidenzialismo, dunque, per la Lega possono essere raggiunte insieme ma non devono far dimenticare il grave problema del caro bollette, che la Lega intende affrontare puntando all'indipendenza energetica. Fondamentale per i candidati sarà poi l'ascolto dei sindaci, visti come delle sentinelle del territorio. Un territorio in cui mancano medici e per far fronte a questa carenza, i candidati promettono nuovi investimenti sulla sanità e la fine del numero chiuso per l'accesso alle facoltà di medicina. E c'è anche la scuola, tra i temi cari alla Lega ed in particolare a Lara Fadini: «Abbiamo bisogno di una scuola in cui gli insegnanti siano presenti sin dal primo giorno e non da precari, per garantire continuità didattica agli studenti - ha dichiarato la candidata - Servono poi più fondi per assumere un numero adeguato di insegnanti di sostegno e per sostenere le famiglie nell'acquisto di libri e cancelleria. E bisogna riorganizzare istituti e strutture per evitare le classi pollaio».

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