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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Politica Centro storico / Piazza Bra

Confronto interno al centrodestra sull'autonomia, scontro Lega e Fratelli d'Italia

Crosetto non la pone tra le priorità e poi la mette al fianco del presidenzialismo. Ma i leghisti veneti replicano: «Non voteremo il presidenzialismo senza autonomia»

Da Verona, il cofondatore di Fratelli d'Italia Guido Crosetto ha corretto il tiro sull'autonomia regionale, ma dalla Lega si vedono pochi segnali di distensione, anche per tornaconto elettorale.

Ha creato una piccola diatriba interna al centrodestra l'intervista rilasciata alla stampa locale qualche giorno fa da Guido Crosetto. Una delle figure più importanti di Fratelli d'Italia ha indicato le priorità nel caso in cui la coalizione di centrodestra dovesse vincere le elezioni politiche del prossimo 25 settembre. E tra queste priorità, la concessione di maggiore autonomia alle Regioni che la chiedono non è al primo posto. Per Crosetto, il prossimo esecutivo dovrebbe prima occuparsi dell'economia e poi delle riforme istituzionali come l'introduzione del presidenzialismo e la concessione di maggiore autonomia regionale.

Parole che sono suonate come il rinvio a data da destinarsi di un obiettivo che per gli alleati della Lega deve essere messo al primo posto. «I parlamentari veneti della Lega non voteranno il presidenzialismo se prima non sarà chiusa la partita dell'autonomia. Il programma di governo sottoscritto da tutti i rappresentati del centrodestra parla chiaro: l'autonomia è in cima all’agenda del prossimo governo. E solo dopo il raggiungimento dell’autonomia il paese potrà tornare a correre», ha commentato il deputato Alberto Stefani, commissario della Lega in Veneto.
Ed il senatore leghista veneto Andrea Ostellari ha colto la palla al balzo per mostrare la differenza tra Lega e Fratelli d'Italia e chiedendo ai veneti che vogliono l'autonomia di votare il Carroccio. «Per noi della Lega, l'autonomia viene prima di tutto - ha scritto su Facebook Ostellari - Per noi senza autonomia non si esce dalla crisi».

Dopo le parole di Crosetto, dunque, la Lega ha potuto mostrarsi come «unica forza politica che vuole davvero l'autonomia», sperando in questo modo di poter recuperare consensi in Veneto dove, sondaggi alla mano, Fratelli d'Italia ha largamente superato la Lega in cima alle preferenze degli elettori.
E così Guido Crosetto ha spiegato meglio i concetti espressi nell'intervista dei giorni scorsi e lo ha fatto da Verona, durante il suo tour elettorale in Veneto. Crosetto ha dichiarato che autonomia regionale e presidenzialismo sono due riforme che possono procedere a braccetto, anche perché nell'idea di Fratelli d'Italia rendere più forte il governo centrale con il presidenzialismo significherebbe anche aiutare meglio gli enti locali. Ed il candidato veneto di Fratelli d'Italia Luca De Carlo ha rigirato le accuse contro la Lega, colpevole di non aver concesso maggiore autonomia alla Regione Veneto, nonostate sia stata più volte al governo durante quest'ultima legislatura.

«L'autonomia è uno degli impegni che c'è nel programma dell'intero centrodestra», ha ricordato il leader della Lega Matteo Salvini, cercando di chiudere la polemica. «Autonomia significa sprecare di meno, spendere meno e spendere meglio ed è prevista dalla Costituzione». E probabilmente proprio sulla Costituzione la Lega farà leva per ottenere l'autonomia. Per concedere maggiori competenze alle Regioni, infatti, non sono necessarie riforme costituzionali. Per il presidenzialismo, invece, la Costituzione bisogna cambiarla ed il processo è molto più lungo.

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