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Il Comitato No194 annuncia corteo a Verona e contesta l'«esecutivo giallorosso laicista»

Il Comitato, spiega il presidente Guerini, è «finalizzato alla promozione ed organizzazione di un referendum abrogativo della legge 194 che ha legalizzato l'aborto volontario in Italia»

Il fondatore e presidente del Comitato No194, l'avvocato Pietro Guerini, ha annunciato che il prossimo sabato 14 settembre «si svolgerà il nostro corteo per l'abrogazione referendaria della legge 194, a Verona, con partenza dalla stazione di Porta Nuova alle ore 15 e che si snoderà nel centro della città veneta sino a Piazza Bra». L'Avv. Guerini ha spiegato in una nota che il Comintato No194 «conta quasi 30mila aderenti (più del 90% degli iscritti a gruppi pro life nazionali, tra cui dal 28 maggio 2011 il già Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana)» ed ha aggiunto che il Comitato è ufficialmente «finalizzato alla promozione ed organizzazione di un referendum abrogativo della legge 194, che nel 1978 ha legalizzato l'aborto volontario nel nostro paese».

«Non è la solita manifestazione generica per la Vita, - ha tenuto quindi a precisare il presidente Pietro Guerini annunciando il corteo - nella quale magari si afferma al contrario e contraddittoriamente che la 194 va integralmente applicata, ma un corteo che indica un obiettivo concreto, per quanto non agevole, per cui combattere, senza ambiguità di sorta».

Lo stesso presidente del Comitato non ha poi mancato di fare un breve riferimento alla possibilità che in Italia possa formarsi nei prossimi giorni il governo M5S-Pd: «A seconda degli sviluppi della crisi di governo, - ha spiegato l'Avv. Pietro Guerini - l'evento assumerebbe anche una chiara connotazione contraria ad un eventuale esecutivo giallorosso, che si preannuncia come fortemente laicista per le note posizioni dei due partiti che lo comporrebbero». Allo stesso tempo, il presidente del Comitato No194 ha voluto precisare che la propria compagine non è «né maschilista, né contraria alla democrazia», definendo inoltre il ddl Pillon un «testo indifendibile».

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