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Il Comune vende quote di Veronamercato. «Un gruzzolo per la campagna elettorale»

L'ente detiene il 75% della società e attraverso un bando pubblico si libererà del 24% delle azioni, rimanendo così socio di maggioranza con il 51%. Incasserà quasi 10 milioni di euro e l'opposizione vuole sapere come saranno spesi

Il Comune di Verona intende vendere una parte delle quote di Veronamercato in suo possesso. Attualmente, l'ente detiene il 75% della società che ha costruito e che gestisce il mercato agroalimentare all'ingrosso in zona Quadrante Europa. Attraverso un bando pubblico, l'amministrazione intende liberarsi del 24% delle azioni, rimanendo così socio di maggioranza con il 51% delle quote ed incassando oltre nove milioni di euro. La decisione è stata già presa dalla giunta comunale, ma deve ottenere il via libera del consiglio comunale.

Intanto, la delibera è passata in commissione, dove le opposizioni hanno già manifestato le loro perplessità. Il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco vede nella vendita delle quote di Veronamercato «una semplice operazione di cassa, senza nessuna analisi né strategia» perché non sarebbe chiaro come il Comune vuole spendere i quasi 10 milioni di euro che incasserebbe dalla vendita. «È lecito presumere che verranno spesi in vista della campagna elettorale con asfaltature, interventi a spot e marchette varie - ha dichiarato Bertucco - Oppure la cifra potrebbe essere destinata a sostenere il progetto dell'Arsenale. All'amministrazione servivano circa 9 milioni per finire il mandato e se li prenderà in questo modo, dilapidando una parte relativamente meno importante del patrimonio comunale».
«L'operazione sulle quote di Veronamercato nasce dal nulla - hanno commentato i consiglieri comunali del Partito Democratico Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani - Non era né annunciata né tantomeno prevista dal piano di razionalizzazione delle partecipazioni societarie del Comune. Piano che, anzi, prevede tutta una serie di altre dismissioni dalle quali l'amministrazione si è tenuta ben alla larga in tutti questi anni. Da dove nasce, dunque, l'urgenza di vendere le quote di Veronamercato? Probabilmente dalla volontà di assicurarsi un gruzzolo per la campagna elettorale di fine mandato, con la sequela di asfaltature e distribuzione di soldi a pioggia, come era poi nello spirito della delibera di giunta che ha segnato la rottura tra gli assessori Rando e Bassi».

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