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Università e imprese in Gran Guardia per la Borsa del Placement: Generazione Z e mondo del lavoro

Si svolgerà a Verona la diciottesima edizione della Borsa del Placement, un appuntamento annuale organizzato da Fondazione Emblema nelle giornate del 26 e 27 marzo

L’incontro fra università, alta formazione e mondo delle imprese è l’obiettivo della Borsa del Placement. Il Forum, giunto nel 2024 alla XVIII edizione e in programma al Palazzo della Gran Guardia di Verona i prossimi 26 e 27 marzo, è l’appuntamento annuale organizzato da Fondazione Emblema: un momento in cui chi è impegnato nel favorire la transizione dei giovani laureati dallo studio al mondo del lavoro ha l’occasione di incontrarsi e confrontarsi, in una due giorni dedicata a placement e campus recruiting.

L’evento è organizzato in due giornate: la Sessione Plenaria, che inaugurerà le attività in programma, si propone di stimolare il dibattito attorno a un tema di interesse, mentre la seconda giornata vedrà realizzarsi gli appuntamenti one to one, definiti dai delegati di aziende e atenei partecipanti nelle settimane precedenti l’evento. La Sessione Plenaria dell’edizione 2024 (in programma martedì 26 marzo alle ore 15, in sala Convegni) avrà focus su un tema estremamente attuale: “La Generazione Z alla scoperta del (nuovo) mondo del lavoro”.

L’anno appena trascorso, infatti, è stato il primo in cui diplomati e laureati appartenenti alla Generazione Z (ovvero i nati tra il 1997 e il 2012) sono entrati nel mondo del lavoro. Una generazione per cui benefit, flessibilità, sviluppo personale, work life balance e opportunità sono parole chiave attorno alle quali organizzare il proprio percorso professionale. Una notevole controtendenza rispetto al "si è sempre fatto così" che caratterizza gli ancora giovani rappresentati delle generazioni precedenti. I delegati di aziende e atenei che parteciperanno al tavolo si confronteranno sul modo in cui i componenti di questa generazione, con le proprie attitudini, preferenze e inclinazioni, hanno cambiato e cambieranno l’approccio verso il mondo del lavoro ponendo al centro proprio concetti come la flessibilità, lo sviluppo personale e l’equilibrio fra lavoro e vita privata.

Borsa del Placement Palazzo della Gran Guardia a Verona  : foto ufficio stampa Tagliani

Alla Sessione Plenaria, che sarà aperta da Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema e coordinatore della Borsa del Placement, prenderanno parte referenti di aziende e atenei: Eleonora Bigliardi, Senior Consultant - Area People & Change Management di SCS Consulting, Emanuele Di Faustino, responsabile Industria Retail e Servizi per Nomisma, Nicoletta Di Noto, Campus manager di STMicroelectronics, sponsor di questa XVIII edizione del Forum e Antonella Magliocchi, responsabile Career Service dell’Università di Pisa.

Roberta Paino, Young Talent Program Management di Fondazione Emblema coordinerà la tavola rotonda: come anticipazione sui contenuti ci ha raccontato: «Il tema della Generazione Z è dibattuto ormai da diversi anni e in questa Sessione Plenaria, per la prima volta, avremo l’occasione di parlarne con una serie di dati reali e provenienti direttamente dall’esperienza italiana. Spesso, per chi si occupa di formazione e mercato del lavoro, le indagini di riferimento sono tipiche di un contesto americano o anglosassone (sono infatti rare le ricerche prodotte in Europa) che comunque è un mercato molto disomogeneo. Per questo motivo alla Borsa del Placement abbiamo invitato realtà che operano e fanno ricerca in Italia, per poter affrontare il tema facendo fronte alla nostra realtà imprenditoriale, fatta di piccole medie imprese, senza dimenticare le grandi realtà multinazionali rappresentate nello specifico da STMicrolectronics».

«La Sessione Plenaria - ha quindi aggiunto Roberta Paino - sarà un reale momento di confronto in cui parleremo di mercato del lavoro ma anche di aspettative nei confronti dei percorsi universitari, di alta formazione e della ricerca. Perché, va ricordato, non può esistere un cambiamento nel mercato del lavoro che non comporti anche un cambiamento dei servizi di placement e di aspettative verso l’università. La generazione Z - ha concluso Roberta Paino - è una generazione che non transige su nessuno di questi aspetti».

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