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Nell'anno del centenario Bauli chiude quello fiscale con 550 milioni di ricavi: «Risultati positivi e rassicuranti»

Crescita del 14,3%, soddisfatto il presidente Michele Bauli: «Nonostante un contesto oggettivamente complesso, la solidità e la strategia del nostro gruppo ci consentono di attraversare periodi difficili registrando risultati positivi e rassicuranti»

Il gruppo Bauli chiude l’anno fiscale al 30 giugno 2022 con «ricavi consolidati pari a oltre 550 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto all’esercizio 2020/2021»​. È quanto si apprende da una nota del gruppo che poi aggiunge: «L’esercizio appena concluso è stato caratterizzato da un contesto economico particolarmente sfidante a causa della pandemia, dell’inflazione, del conflitto tra Russia e Ucraina, dell’esplosione del prezzo dell’energia nonché delle materie prime a livello mondiale. II fatturato è risultato in aumento per effetto del recupero dei volumi di Natale, in ripresa rispetto ai volumi di quello precedente segnato dal Covid, dell’aumento dei prezzi unitari a partire da gennaio 2022 e del buon andamento delle consociate estere, in particolare l’India, che confermano anche quest’anno tassi di crescita importanti». Il gruppo, inoltre, è riuscito a «riportare i volumi dei prodotti da ricorrenza ai livelli pre-pandemia (sia per Natale che per Pasqua) e a consolidare i volumi dei prodotti a consumo quotidiano».

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Nonostante condizioni di mercato particolarmente complesse, il gruppo Bauli spiega dunque di aver «reagito con decisione, attraverso un’azione combinata di contenimento dei costi e di incremento dei prezzi di alcuni prodotti, come le colombe pasquali e i principali prodotti continuativi». Azione che, tuttavia, «ha coperto solo parzialmente i sempre più crescenti aumenti del costo delle materie prime, con una conseguente riduzione del risultato operativo netto del Gruppo, che si attesta a circa 8 milioni (in calo di 10 milioni)». Il gruppo si è però «confermato leader di mercato nelle ricorrenze, dove detiene ben oltre un terzo del mercato a Natale e a Pasqua, continuando inoltre a investire nella diversificazione e innovazione delle proprie linee di business sia per le ricorrenze, sia per i prodotti a uso quotidiano». Nel corso dell’esercizio il gruppo ha inoltre «finalizzato l’acquisizione dell’80% della società Dacasto Gran Pasticceria, produttrice artigianale di lievitati da ricorrenza e biscotti, con sede nel cuneese, in Piemonte». Insieme a Dacasto l’azienda «ha avviato il progetto TUOBauli, per offrire ai consumatori panettoni artigianali su misura». 

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Nell’anno fiscale il capitale impiegato nel Gruppo «è risultato pari a 252,2 milioni di euro, in crescita di 23,3 milioni rispetto all’esercizio precedente ed è coperto da un patrimonio netto pari a 154 milioni di euro (in crescita di quasi 7 milioni) e da una posizione finanziaria netta di quasi 100 milioni di euro (in aumento di 16,5 milioni rispetto all’esercizio precedente)». Tale incremento, viene specificato nella nota del gruppo, «è determinato sia dall’acquisizione di Dacasto, sia dai 35 milioni di euro di investimenti industriali realizzati nel corso dell’esercizio, a conclusione di un programma pluriennale volto in particolare all’efficientamento industriale, all’assicurazione della massima qualità dei prodotti e alla sicurezza dei luoghi di lavoro».

Michele Bauli, presidente del gruppo Bauli, ha commentato così questi numeri: «Come per moltissime imprese del nostro tessuto economico produttivo, l’esercizio appena concluso segna un anno assolutamente anomalo. Il 2022, anno storico nel quale abbiamo celebrato il centenario dalla nostra fondazione, ha portato con sé una serie di difficoltà straordinarie, esasperate dalla guerra in Ucraina che ha richiamato alla memoria dei mercati quanto le dinamiche di domanda ed offerta delle materie prime siano interconnesse tra loro a livello mondiale».

Il presidente Michele Bauli - Foto Ufficio Stampa Gruppo Bauli

Lo stesso presidente Michele Bauli ha poi aggiunto: «Nonostante un contesto dunque oggettivamente complesso, la solidità e la strategia del nostro Gruppo ci consentono di attraversare periodi difficili registrando risultati positivi e rassicuranti. L’estrema volatilità del mercato ha reso necessarie alcune azioni, come aumentare il prezzo di alcuni dei nostri prodotti, per proteggere la sostenibilità del business. Tuttavia, riteniamo che questo non andrà a incidere sui volumi di vendita del Natale, che prevediamo sostanzialmente stabili rispetto a quelli dell’anno scorso. Siamo convinti che a Natale un pandoro o un panettone non possa mai mancare a tavola. In questo senso, - ha concluso il presidente Michele Bauli - il nostro impegno verso i consumatori, anche quelli che ci scelgono ogni giorno con i nostri prodotti continuativi, è di puntare senza compromessi sulla qualità. Proprio a questo scopo, nel corso dell’esercizio abbiamo investito 35 milioni di euro e continueremo a farlo per proseguire sempre di più la tradizione del nostro Gruppo, un Gruppo che da 100 anni è capace di creare momenti unici di bontà».

Bilancio di sostenibilità

Oltre al Bilancio dell’esercizio 2021/22, il Gruppo Bauli ha anche pubblicato, per la prima volta, il Bilancio di Sostenibilità. All’interno del documento il Gruppo racconta i propri valori e l’impegno profuso per la protezione dell’ambiente, il controllo della filiera, il miglioramento della qualità dei prodotti e la cura delle persone e del territorio in cui opera. Il documento è disponibile sul sito internet del Gruppo Bauli: https://www.bauligroup.com/it/bilancio-sostenibilita-2021-2022/.

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