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Cronaca Borgo Trento / Via Pieve di Cadore

«Anche tu, come me, sei stato vittima di abusi del prete? Scrivici»

È il messaggio presente su alcuni volantini comparsi nella zona di Ponte Crencano, a Verona. La notizia è stata riportata dall'associazione Rete L'Abuso, che suppone si tratti di un nuovo caso collegato a quello già denunciato da un suo assistito

Forse affissi nella notte tra notte tra domenica e lunedì, o forse in quella precedente, sono comparsi nella zona di Ponte Crencano, a Verona, alcuni volantini di denuncia di alcuni presunti abusi sessuali da parte di un religioso

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Se sei stato anche tu, come me in passato, vittima di abusi sessuali da parte di un prete (di questa parrocchia) ora anziano che non c'è più. Aiutaci a fare chiarezza, dai info su questa brutta storia a info@laretelabuso.org

abuso 2-2Questo il messaggio riportato su fogli appesi nei pressi della parrocchia di S. Maria Ausiliatrice, dagli impianti sportivi dove gioca il Cadore ai giardini comunali, dalle Poste di via Mameli alle scuole medie Cesare Battisti. A divulgare la notizia è stata l’Associazione Rete L’ABUSO, la quale però sottolinea di non sapere niente di questa vicenda e neppure chi sia stato ad appendere i volantini nel quartiere. 
L'Associazione dei sopravvissuti all'abuso sessuale del clero, suppone si tratti di una vicenda collegata ai presunti fatti denunciati da un proprio assistito all'autorità civile nel 2017 e alla chiesa nel 2018, con al centro in prete veronese della parrocchia. La presunta vittima, mantenendo l'anonimato, ha raccontato quanto avrebbe subito sul sito della Rete L’ABUSO

Alla tenera età di 12 anni, nel frequentare il catechismo e in preparazione alla cresima, in occasione delle numerose confessioni settimanali, ho subito delle molestie sessuali e violenze ripetute da questo prete all’interno del confessionale e non solo ma anche altrove al di fuori della parrocchia, costretto psicologicamente, intrappolato in quella comunemente chiamata “sindrome di Stoccolma”.

Intrappolato quindi dal mio carceriere, ho vissuto due anni in questo incubo.

Trovata la forza di liberarmi all’età di 15anni, forse data da una maturata voglia di ribellarmi da questi soprusi, successivamente sono caduto in una forte depressione dalla quale non sono più uscito, ho vissuto il periodo della pubertà rinchiuso in me stesso assieme a tutto il periodo adolescenziale portando problemi di carattere relazionale e vivendo una sessualità in maniera rovinosa con paure e fobie riguardanti la sfera sessuale. Per me il sesso era sporco e contaminante, sentendomi perennemente sporco.

La mia mente per salvarmi, ha rimosso gli abusi sessuali ma al contempo ha creato paure e fobie sociali, ipocondria ed ossessioni compulsive con rituali di lavaggi di tutto il corpo e delle mani fino a rovinare la pelle e queste non mi hanno più abbandonato limitandomi così nel tempo sempre più la vita, al punto di non riuscire più a lavorare precludendomi la dignità personale. 

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Per l'associazione dunque «è verosimile pensare che un’altra presunta vittima, probabilmente dopo aver letto il racconto del nostro assistito, a suo modo si sia fatto avanti» e chiede dunque che l'autore di questo gesto si faccia avanti. Sarà ovviamente poi compito della giustizia ordinaria, fare luce sull'intera faccenda. 

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