Via alla bonifica dell'area Kemoxide

L'intera area dell'azienda di prodotti chimici "Kemoxide" a Negarine sarà bonificata. Questo quanto disposto dalla Procura di Verona in seguito all'incendio che ha raso al suolo il capannone lo scorso 19 ottobre. A chiedere un intervento celere è stato il sindaco di San Pietro in Cariano, Gabriele Maestrelli, con un'ordinanza del Comune. Questo per evitare che eventuali piogge potessero far defluire sostanze inquinanti nelle falde acquifere della zona. Intanto, continuano le analisi dei campionamenti dell'aria per la ricerca dei microinquinanti organici prodotti dall’incendio dell’azienda Kemoxide di San Pietro in Cariano avvenuto il 19 ottobre scorso. I campioni sono stati effettuati in via Torricelli, in piazza dei Tigli a Corrubio, in via Mirandola a Settimo Pescantina.

I valori di concentrazione rilevati sono pari al livello del fondo naturale. Nel campione prelevato in piazza dei Tigli a Corrubio, si nota un leggero innalzamento delle sostanze organiche volatili durante le fasi finali dello spegnimento dell’incendio e valori di policloro dibenzo diossine, e dibenzo furani superiori al valore di fondo ma in linea con i valori desunti dalla letteratura scientifica. In seguito alle dichiarazioni del titolare dell’azienda è emerso che il tetto del capannone era costituito da fibre di amianto incapsulato, e tra il 20 e 21 ottobre sono stati eseguiti nel perimetro della ditta, tre campionamenti per la ricerca di eventuali fibre aerodisperse. Tutti e tre i campioni, sottoposti ad analisi nel laboratorio del Centro regionale amianto del Dipartimento Arpav di Verona, hanno dato esito negativo. Infine, per valutare l’andamento a lungo termine degli eventuali effetti sulla qualità dell’aria, in sei postazioni, individuate in base alla direzione dei venti e in prossimità delle case, il 20 ottobre sono stati posizionati dei campionatori passivi.