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Cronaca Arcole / Strada Provinciale 6

Verona, tragedia di Arcole: il 31enne a processo ad aprile per la morte dei 4 giovani veronesi

Chiesta l'udienza immediata per Roberto Tardivello Rizzi che il 10 novembre travolse con la sua auto quella su cui viaggiavano i ragazzi, di ritorno da una festa. L'accusa è di omicidio colposo plurimo aggravato: aveva bevuto

Sono passati tre mesi da quella terribile notte di novembre, ad Arcole. Le famiglie sono ancora torturate dal dolore di aver perso quattro giovani in un sol colpo. Gli amici e i compagni di scuola combattono la loro battaglia per far avere giustizia a Bose, Nico, Anna, Michel e anche per Sara, unica superstite. Il pm Marco Zenatelli ha chiesto il giudizio immediato per Roberto Tardivello Rizzi, il 31enne di Veronella che alla guida della sua Audi A3, la notte tra il 9 e il 10 novembre, ha tirato dritto alla rotatoria, scontrandosi con la Volkswagen Golf sulla quale viaggiavano i ragazzi. Comincerà ad aprile, dunque, il processo per lui, come spiega L’Arena.

Dagli accertamenti delle Forze dell’ordine, condotte dopo lo schianto, era risultato che il 31enne aveva bevuto e il tasso di alcol nel sangue riportava un valore di 4 volte superiore a quello imposto dalla legge. L’accusa con la quale dovrà presentassi davanti al giudice Isabella Cesari è quella di omicidio colposo plurimo aggravato. L’incidente era avvenuto all’una di notte circa, all’altezza della rotatoria di ingresso ad Arcole. I giovani, di ritorno da San Bonifacio sulla Golf, Enrico Boseggia (20 anni), Nico Bottegal e Anna Koudiakov (18 anni), Michel Casarotto (17) e Sara Sinigaglia (16), vennero travolti dall’Audi che aveva attraversato il rondò, colpito un cartello stradale e finito la sua terribile corsa sbattendo violentemente contro la fiancata dell’auto.

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