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Cronaca Borgo Milano

Inquinamento dell'aria: Verona è la settima città peggiore d'Italia

Il capoluogo scaligero, secondo i dati di Legambiente, è nelle prime posizioni delle classifiche per il maggior numero di giorni l'anno oltre la soglia consentita di emissioni nocive

Il 2012 si chiude con una conferma sugli elevati livelli di inquinamento atmosferico che respiriamo nelle città italiane e lo smog è destinato a caratterizzare anche l’anno appena cominciato. I dati dell'ultimo anno vedono Verona in una pessima posizione, occupando le parti alte della maggior parte delle classifiche per la cattiva qualità dell'aria, al fianco di città come Milano e Torino.

DATI PREOCCUPANTI - Nonostante il monitoraggio sia obbligatorio già dal 2011 e sia fissato il valore obiettivo di 25 microgrammi/metro cubo come media annuale, ancora oggi sono disponibili i dati di poche città. Tra quelle monitorate da Legambiente i valori del PM2.5 sono fuori norma in 22 città (52%). Al primo posto ancora una volta le città dell’area padana: Torino, Padova, Lecco, Milano e Brescia con un valore medio annuo compreso tra 35 e 32 microgrammi/metro cubo. A far scattare l’emergenza smog durante i mesi invernali sono sempre le polveri fini, ovvero il PM10 e il PM2,5 (particolato formato da particelle con dimensioni inferiori rispettivamente ai 10 e ai 2,5 micron (unità di misura che corrisponde a 1 millesimo di millimetro). Proprio per le loro dimensioni così piccole e per il fatto che sono costituite da una miscela di sostanze inquinanti presenti nell’atmosfera, questo inquinante risulta molto pericoloso per la salute dei cittadini e il rischio aumenta al diminuire delle dimensioni delle particelle.

LA GRADUATORIA - Nel 2012 Legambiente ha monitorato, attraverso i dati aggiornati in tempo reale sulle centraline di monitoraggio di tipo urbano, 95 città (corrispondente all’86,3% dei capoluoghi di provincia): mancano all’appello le città di cui non sono disponibili i dati aggiornati a fine 2012 (Chieti, Fermo, Imperia e i capoluoghi di provincia della Calabria e della Sicilia, eccetto Palermo e Catania). Verona è risultata al settimo posto per quanto riguarda le emissioni di polveri sottili in un anno: il limite fissato di giorni oltre la soglia concessa è di 35, Verona invece è risultata oltre tale livello per ben 103 giorni, ovvero solo 20 giornate in meno rispetto alla prima classificata di questa graduatoria negativa, Alessandria. La centralina di Legambiente Verona che ha registrato i dati peggiori è quella di borgo Milano. Il capoluogo scaligero rientra nei primi quindici capoluoghi anche per quanto riguarda le emissioni della frazione più leggera e più pericolosa delle polveri, ovvero il PM2,5 e di biossido di azoto.

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