Verona, sacchetti di immondizia gettati lungo la strada, il loro contenuto fa identificare l'inquinatore

"Tempi duri per chi abbandona i rifiuti" ha commentato una nota del Comune. A Castelnuovo del Garda i controlli si fanno sempre più stringenti e per i “furbetti” sarebbe più difficile farla franca. L’ultimo episodio è di questi giorni.

Ogni mattina, da qualche settimana, in un tratto di fosso in via Palazzina, gli operai del Comune ritrovavano un sacchetto di plastica con rifiuti di origine domestica. Non riuscendo a sorprendere l’autore del gesto, gli operai avevano pensato di rivolgersi agli agenti della polizia municipale. Una volta esaminato il contenuto dei sacchetti, gli agenti sono riusciti a identificare il possessore dei rifiuti e ad intuire la fascia oraria in cui potevano essere stati abbandonati. Di buon mattino, in abiti civili, i due agenti hanno quindi seguito il sospettato sorprendendolo proprio mentre era intento nelle sue abitudini poco civili.

Si tratta di un giovane da sempre residente a Castelnuovo del Garda. Visibilmente a disagio di fronte alla richiesta di spiegazioni da parte degli agenti, l’inquinatore non è stato però in grado di fornire alcuna giustificazione per il suo comportamento meritando due sanzioni di 100 e 25 euro. "È una questione di civiltà e di decoro urbano – osserva l’assessore all’Ecologia, Roberto Oliosi ─. Accanto ai molti cittadini che ogni giorno contribuiscono alla tutela dell’ambiente con una corretta raccolta differenziata, registriamo purtroppo una piccola parte di abitanti che contravvengono alle norme e al senso civico, anche se da tempo offriamo ai residenti gli strumenti necessari affinché possano svolgere un’efficiente raccolta differenziata, a cominciare dall’isola ecologica".

Il sindaco Giovanni Peretti è deciso ad inasprire le sanzioni: "Multare chi abbandona i rifiuti è un segno di rispetto nei confronti dei cittadini di Castelnuovo che hanno a cuore il proprio territorio" ha precisato.

A RONCA' - E sempre nell'ambito di "scaricatori abusivi" si deve invece a Facebook la scoperta del responsabile che aveva trasformato un'area di Roncà, quella di Santa Margherita, in via Poli, in una discarica illegale. Lì nel corso dei mesi sono stati abbandonati mobili, scarti di eternit, divani, elettrodomestici grandi e piccoli. Sono stati alcuni cittadini della zona che hanno fotografato la targa di un furgone di una ditta traslochi che poco prima si era impantanato lungo una stradina collinare. Come spiega L'Arena, dopo averlo aiutato a ripartire, i testimoni si sono accorti dei rifiuti abbandonati. La foto scattata col cellulare è stata pubblicata su Facebook e grazie al passaparola è giunta al vice commissario della polizia municipale di Arzignano. I suoi agenti da tempo avrebbero avanzato sospetti nei confronti dell'autotrasportatore. Così l'hanno seguito e al momento più opportuno, mentre proseguiva verso Roncà, l'hanno fermato.