Verona omaggia i caduti a Nassiriya e nelle missioni di pace internazionali
La cerimonia, istituita dopo l'attentato del 12 novembre 2003 in cui persero la vita 17 militari e 2 civili italiani impegnati nella missione Antica Babilonia, si è svolta in via degli Alpini sabato mattina
Si è svolta sabato mattina, in via degli Alpini 15, la cerimonia per la Giornata in ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la Pace, istituita a seguito dei tragici eventi di Nassiriya del 12 novembre 2003, in cui persero la vita 17 militari e 2 civili italiani impegnati nella missione Antica Babilonia.
Presenti alla commemorazione il Sindaco Flavio Tosi, il consigliere provinciale Gaetano Nicoli, il questore Giuseppe Mangini, il Comandante delle Forze Operative Terrestri Generale di Corpo d’Armata Amedeo Sperotto, il comandante provinciale dei Carabinieri Ettore Bramato, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche d’Arma ed esponenti delle istituzioni cittadine.
“Oggi – ha detto il Sindaco Tosi – ricordiamo con commozione e gratitudine i militari e i civili caduti a Nassiriya e in tutti gli altri Paesi, in cui i nostri soldati sono impegnati nelle missioni internazionali di pace. Anche Verona è stata, purtroppo, coinvolta in prima persona nei drammatici atti di terrorismo. In Iraq nell’aprile 2006 è stato colpito il sottotenente dei Carabinieri Enrico Frassanito e nel maggio dello stesso anno, in Afghanistan, è caduto il capitano degli alpini Manuel Fiorito. Ricordiamo anche altri due militari legati alla nostra città, caduti entrambi in Afghanistan: il caporal maggiore scelto Alessandro Di Lisio, in forza all’8° Reggimento Genio Guastatori di Legnago, caduto nel luglio 2009 e il caporal maggiore capo Mario Frasca, di stanza presso la Caserma Rossani, caduto nel settembre 2011. Un pensiero anche al figlio del generale Alberto Ficuciello, Massimo, caduto a Nassiriya. Nel ricordarli, oggi, ringraziamo anche tutti i loro colleghi, donne e uomini, che pur non amando la guerra, si impegnano ad operare in Italia e all’estero per garantire a noi libertà e sicurezza”.
La cerimonia si è aperta con la formazione dello schieramento militare composto dal personale del Comfoter e dei Carabinieri e con la deposizione di due corone di fiori.
