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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Via Montalto

Verona, ad ogni pioggia lo Squaranto fa paura: si allestirà la rete anti-detriti. "Webcam e sistema d'allarme"

La Regione pronta ad avviare i lavori. Scartata l'ipotesi del bacino di Montorio. In via provvisoria, il Comune di Verona provvederà in tempi brevi alla installazione di un idrometro a Confin corredata di collegamento video con la Municipale

Emergenza allagamenti e alluvioni, ora il Bacino idrografico Adige-Po di Verona si è assunto la responsabilità della realizzazione di una briglia filtrante sul torrente Squaranto a monte di Pigozzo, che avrà la funzione di trattenere le ramaglie e alberature che tanti problemi hanno creato a valle accatastandosi a ridosso dei ponti cittadini. L’opera, dell’importo di 250mila euro, è stata già progettata e le procedure di gara per l’affidamento dei lavori si concluderanno martedì.

Ne dà notizia l’assessore regionale alla Difesa del suolo, Maurizio Conte, facendo il punto sulla situazione del territorio veronese e nello specifico di quello interessato dal corso del torrente Squaranto che l’anno scorso, a causa delle piogge, era esondato in vari punti provocando danni negli abitati di Pigozzo, Mizzole, Montorio e, sfociando nel Fibbio, ne ha causato di ingenti soprattutto a Ferrazze. “Per affrontare la sicurezza di questo territorio – fa presente Conte - si sono svolti più incontri aperti nel corso dell’anno, che hanno coinvolto il comune di Verona e i livelli circoscrizionali, il servizio Forestale/Genio civile della Regione (che hanno assunto ora la denominazione di Bacino idrografico Adige-Po) di Verona, il consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, la polizia municipale e rappresentanze dei comitati cittadini”.

L’attività di coordinamento ha preso le mosse dal fatto che la competenza sul Progno- Squaranto, e quindi la sua manutenzione, è affidata al Bacino a monte della località Pigozzo, mentre a valle spetta al Consorzio di bonifica. Sul piano operativo, il Bacino ha dato la disponibilità ad elaborare e condividere con l’Arpav (che già gestisce l’intera rete regionale di misura delle piogge e dei livelli idrometrici) il piano per collocare all’interno del bacino dello Squaranto un sistema di pluviometri ed idrometri che saranno in grado di segnalare eventuali piene critiche non solo in relazione alla misura del livello raggiunto dalla piena, ma anche (ed anticipatamente) sulla base dell’evoluzione delle precipitazioni all’interno dello stesso bacino.

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L’Arpav a breve individuerà tipologia e caratteristiche della strumentazione da acquisire per la sua ottimale collocazione nella rete regionale. In via provvisoria, il Comune di Verona in collaborazione con il consorzio di bonifica e la polizia municipale, provvederà in tempi brevi alla installazione di un idrometro ad asta graduata in località Confin che, corredata di webcam collegata alla stazione della polizia, consentirà l’eventuale allertamento della popolazione in caso di pericolo. E’ stata affrontata nel corso degli incontri anche l’ipotesi della la realizzazione di un bacino di laminazione delle piene dello Squaranto a monte di Montorio. Sono però emerse forti criticità operative, a causa della particolare morfologia della vallata che si presenta estremamente ridotta in larghezza e pertanto con ridotti spazi di espansione. In ogni caso è stato fatto presente che, al momento, non è previsto alcun finanziamento per la realizzazione di quest’opera. Non è venuta meno neppure l’attività di manutenzione sull’intero sviluppo del torrente Progno. Il servizio Forestale di Verona ha provveduto, fra l’altro, alla pulizia dalla vegetazione arborea, alla ricostruzione delle difese arginali, alla realizzazione di nuove soglie per stabilizzare i muri esistenti, a risezionare l’alveo del Progno nell’attraversamento dell’abitato di Pigozzo, alla riparazione e sovralzo delle arginature nella stessa località per circa 250 metri.

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