Verona, non solo lucchetti dell'amore: la moda "abbraccia" il degrado di assorbenti e chewing-gum

I lucchetti, nonostante possano creare qualche problema, sono il meno. Ma dal momento in cui attaccati a lampioni, pali, ringhiere dei ponti, mura storiche si notano chewing-gum, reggiseni, scarpe, fazzoletti e persino assorbenti c’è riflettere se si tratti di gesto d’amore sui generis o di vera e propria maleducazione e vandalismo. È quanto fa notare L’Arena, nel segnalare ciò che compare nei dintorni di ponte Navi. Ai cavi d’acciaio è appeso un compendio di ciò che molti considererebbero rifiuti e invece sono stati attaccati da “innamorati” che imitano così la moda nata a Roma e diffusa da un certo tipo di letteratura per adolescenti.

Così ponte Navi come ponte Milvio sul Tevere, insomma. Non basta la firma alla Casa di Giulietta per decretare l’amore per il compagno. Servirebbero anche segni più tangibili del proprio passaggio: come le gomme da masticare incollate su ponti e lampioni e su cui vengono impressi nomi e cuoricini. I lucchetti, simbolo di sigillo d’amore, in realtà potrebbero sembrare la soluzione meno peggio ma in realtà se applicati in grande numero alla stessa struttura possono anche deformarla. A Verona ne sono comparsi tanti sulla cancellata del foyer del teatro Nuovo, vicino alla statua di Giulietta, ma anche tanti a ponte Pietra, su lungadige Riva San Lorenzo e a Castelvecchio. Per non parlare del Pozzo dell’amore. E ora ponte Navi. Il fatto è che i cavi (“addobbati” con lucchetti, reggiseni di diversa foggia e colore, ciabatte, persino scarpe e cannucce, assorbenti) servono al “Canoa Club” di Verona per allestire i percorsi d’allenamento in Adige. Li hanno installati gli organizzatori chiedendo al Comune e sono di loro competenza. E così anche la pulizia. Tra un paio di mesi cianfrusaglie e “simboli” d’amore spariranno. I cavi saranno poi posizionati più in basso, per non essere raggiunti e usati come “appendini”.