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Cronaca Centro storico / Via Tiberghien

Verona, il Comune individua le 17 aree di degrado cittadino: "Non tutte saranno centri commerciali"

Dalle ex Cartiere alla Manifattura Tabacchi fino all'ex lanificio. L'assessore Marcgi: "Spetterà comunque al Consiglio decidere. Il Pd: "Invece di programmare la Verona del futuro si lascia libertà di scelta alle imprese private interessate"

E' già scontro sulle 17 aree degradate di Verona, individuate dalla Giunta comunale. Su proposta dell’assessore all’Urbanistica Francesco Marchi, la Giunta comunale ha approvato la delibera che stabilisce le zone del territorio comunale da riqualificare. “La delibera – spiega Marchi - non costituisce variante al Piano degli Interventi e non comporta quindi l’automatico riconoscimento della funzione commerciale di ciascuna area. Come richiesto dalla Legge Regionale 50 del 2012, queste aree sono state censite come degradate non secondo criteri discrezionali dell’amministrazione comunale, ma in quanto rispondenti a caratteristiche oggettive, previste dagli strumenti urbanistici vigenti, che ne individuano con precisione lo stato di degrado urbanistico, edilizio, socio-economico. Non diventeranno quindi, tutte e 17, aree commerciali. E’ vero invece che queste aree saranno soggette a variante urbanistica da sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale, previa valutazione della loro idoneità ad accogliere la funzione commerciale sotto l’aspetto viabilistico, ambientale e di conformità al dimensionamento del Pat e agli strumenti urbanistici di livello superiore”. Le aree degradate individuate dal provvedimento sono: Agorà della Croce Bianca, area ex Cardi, Ambito I Masterplan Verona sud, scalo merci Santa Lucia, ex Cartiere, ex Manifattura Tabacchi, ex Officine Adige, ex Liquigas, area Panco viale del Commercio, area Garda Re via Fermi, area Elle Immobiliare via Gioia, ex Officine Ferroviarie, ex Tiberghien, ex lanificio Lanerossi, ex Seminario, area ex Biasi, area ex Fondver. La legge regionale prevede che in queste aree possano essere insediate strutture commerciali di medie e grandi dimensioni.

Ma il provvedimento ha scatenato la reazione immediata dell'opposizione. Il Pd intende discutere della questione. Sul tema Bertucco, capogruppo del Pd ha ribadito che se "il ruolo di un Comune si riduce a mandare i vigili in strada contro il degrado delle aree abbandonate e ad invocare l'intervento dell'esercito, che significato resta della politica e delle autonomie locali? La verità è che che il persistere del degrado nelle aree industriali dismesse della nostra città è anche e soprattutto figlio di una politica urbanistica fallimentare, come hanno evidenziato gli esiti delle indagini giudiziarie sull'ex vicesindaco e assessore all'urbanistica Giacino ma anche i magrissimi risultati sortiti dal Piano degli Interventi. Buona parte del degrado di cui non si riesce a venire a capo interessa aree, come il Tiberghien o l'ex Manifattura Tabacchi, oggetto di innumerevoli promesse e di innumerevoli annunci puntualmente caduti nel vuoto. Non diciamo che sia tutto nero e negativo, qualche buona iniziativa di riconversione urbanistica è stata pur fatta in questi otto anni, ad esempio nella riqualificazione ad area commerciale del garage di via Manin. Se è necessario il Comune deve predisporre una task force legale che costringa questi signori a occuparsi delle cose che gli appartengono e di cui sono responsabili".

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