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Cronaca Zevio

Spari sulla casa del giornalista Gervasutti: «Lo ordinò l'ex Senatore Filippi»

L’ex parlamentare leghista è accusato di associazione mafiosa: avrebbe pagato un uomo per sparare alla casa dell'ex direttore del Giornale di Vicenza

Quello avvenuto nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2018 ai danni del giornalista Ario Gervasutti sarebbe stato un vero e proprio attentato mafioso. Intorno alle 1.45, cinque colpi di pistola vennero sparati sulla casa dell'ex dell’ex direttore del Giornale di Vicenza, attualmente caporedattore del Gazzettino. Un atto che mise in pericolo soprattutto il figlio minore, dal momento che i proiettili finirono nella sua stanza. 
Ora, dopo cinque anni, la Direzione distrettuale antimafia di Venezia, dopo la chiusura di un nuovo filone d'inchiesta sulla cosca ndranghetista Arena-Nicoscia, che da Crotone si sarebbe infiltrata nei tessuti delle province di Verona e Vicenza, afferma che a premere il grilletto sarebbe stato un calabrese di 65 anni, Santino Mercurio. Il mandante però sarebbe l’ex senatore della Lega Alberto Filippi, amministratore delegato della Unichimica srl di Torri di Quartesolo. 

Secondo le ricostruzioni eseguite dai due pm antimafia della Dda di Venezia, Filippi avrebbe «incaricato, dandogli un compenso in denaro (20 mila euro, ndr), Santino Mercurio di compiere un atto intimidatorio nei confronti dell’ex direttore de “Il Giornale di Vicenza”, Ario Gervasutti. L’atto intimidatorio compiuto materialmente da Santino Mercurio, in concorso con soggetti allo stato non identificati, si concretava nell’esplosione di cinque colpi di pistola contro l’abitazione del giornalista, a Padova», si legge nel capo di imputazione della Dda che ha chiuso le indagini preliminari nei confronti dei 43 indagati. 

Espulso dalla Lega nel 2011 e Senatore fino al 2013, Filippi è un noto imprenditore di Arcugnano dal 2002 al vertice di Uniholding spa, azienda leader nella distribuzione di prodotti della chimica di base, con sede a Torri di Quartesolo. Ad incastrarlo sarebbe la confessione dello stesso Santino Mercurio, il quale avrebbe affermato di aver eseguito pedinamenti e appostamenti sotto l'abitazione di Gervasutti, che sono stati confermati dalle intercettazioni telefoniche. 
Secondo l'accusa l'ex Senatore avrebbe voluto "punire" in qualche modo il giornalista per una serie di servizi del Gdv sul Cis, il Centro intermodale Servizi di Montebello, fatti dal 2010. 
Per l'imprenditore e il "galoppino", oltre ad altri soggetti non ancora identificati, i pm antimafia Lucia D’Alessandro e Stefano Buccini contestano l’articolo 416 bis del codice penale, cioè l’associazione di tipo mafioso, perché «in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, Alberto Filippi incaricava Santino Mercurio, dandogli un compenso in denaro, di compiere un atto intimidatorio nei confronti dell’ex direttore del Giornale di Vicenza, Ario Gervasutti».

Il Corriere di Verona inoltre riporta che Filippi, con Santino Mercurio, Domenico Mercurio, 53 anni di Crotone, e Stefano Vinerbini, 39 anni di Zevio, sarebbe accusato anche di concorso in estorsione e danneggiamento a seguito di incendio, con l’aggravante mafiosa, per azioni ai danni di alcuni beni della società «Toscolapi srl» di Castelfranco di Sotto, con i cui titolari sarebbe stata in corso una controversia economica. 

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