La "Marcia degli Scalzi" a Verona: un migliaio a sostegno dei profughi

È andata in scena ieri venerdì 11 settembre anche a Verona la "Marcia degli Scalzi", una manifestazione pacifica organizzata per esprimere solidarietà nei confronti di tutti i migranti che in questi giorni stanno continuando ad affrontare lunghi e pericolosi viaggi per fuggire dalle guerre o dalle carestie imperanti nei loro Paesi d'origine.

Partenza da Piazza Santa Toscana verso le ore 18.00 per un corteo composito, variopinto e tutto sommato festante all'insegna della solidarietà. Anche se è chiaro a tutti che una manifestazione del genere al fondo non può che portare con se la tristezza di drammi ai quali ormai siamo purtroppo quasi assuefatti: innumerevoli le morti nel mar Mediterraneo non si contano quasi più, tanto che l'ultima pietra dello scandalo, motore primo anche di questa manifestazione di protesta e solidarietà, la foto del corpo del piccolo Aylan riverso senza vita sulla spiaggia di Bodrum in Turchia, non è altro che una piccola goccia in un mare di sangue.

Presenti in circa un migliaio all'evento di ieri, tra questi alcuni richiedenti asilo "veronesi" che al momento sono ospitati nella struttura di Costagrande. Tra di loro anche il nigeriano Jonah che ha voluto parlare pubblicamente: «Ringrazio l'Italia e l'Europa per le missioni di soccorso nel Mediterraneo, grazie perché sono vivo. Non abbiamo cattive intenzioni, la nostra volontà è buona. Se tante persone attraversano il mare e continuano a morire è perché la nostra terra non ha pace, ma non siamo ladri né terroristi».

Tra i numerosissimi partecipanti anche il parroco di San Niccolò don Marco Campedelli,  senza scarpe come molti altri in segno di solidarietà nei riguardi di chi percorre chilometri a piedi nudi pur d'inseguire la speranza di un futuro migliore.