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Cronaca San Bonifacio

Neonato morto dopo il parto, assolti medico e ostetriche del Fracastoro

È arrivata la sentenza sul tragico caso avvenuto all'ospedale di San Bonifacio alla fine del 2015, quando Anna Massignan, medico di base di Serego, morì a causa di un'emorragia mentre era all'ottavo mese. Il figlio, fatto nascere con un cesareo, non riuscì a sopravvivere

Assolti perché «il fatto non sussiste». Questa la sentenza del tribunale di Verona sulla tragedia avvenuta negli ultimi giorni del 2015 all'ospedale di San Bonifacio, quando persero la vita Anna Massignan, medico di base di Serego, e 24 ore dopo Leonardo, il piccolo che portava in grembo. 

Incinta all'ottavo mese, l'allora 34enne il 23 dicembre era caduta dalle scale ed era subito corsa al Fracastoro, per poi essere dimessa dopo essere rimasta in osservazione una notte senza che nessun problema venisse riscontrato. La donna si è poi sentita male il giorno di Natale ed è tornata al Pronto soccorso di San Bonifacio: portata in sala operatoria, venne stroncata da un'emorragia. I medici riuscirono a far nascere il piccolo con un cesareo eseguito d'urgenza, ma purtroppo non riuscì a sopravvivere e mori il giorno seguente. 

Sul fatto la Procura di Verona, tramite il pubblico ministero Elisabetta Labate, aprì un fascicolo di indagine per omicidio colposo, dopo la denuncia del compagno della donna, Andrea Zambotto, che si costituì parte civile. Nel registro degli indagati vennero iscritti il dottor Renato Zardini e due ostetriche dell'ospedale di San Bonifacio, Paola Massella e Romina Cracco. 
Partito nel 2019, il procedimento riguardava la morte del neonato e, come riporta TgVerona, si è concluso con l'assoluzione dei tre imputati: tra tre mesi la pubblicazione delle motivazioni. 

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