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Cronaca

'Ndrangheta, 43 indagati. Nel mirino la cosca Megna, con interessi nel Veronese

Anche nella provincia scaligera sarebbero stati stabilmente attivi sodali e imprenditori del settore dell'autotrasporto, della ristorazione e del movimento terra che avrebbero operato per conto del gruppo criminale

Il Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri ha eseguito ieri, 26 giugno, un'ordinanza cautelare nei confronti di 43 indagati. L'atto è stato emesso dal tribunale di Catanzaro, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, e la sua applicazione ha richiesto la collaborazione dei carabinieri di Crotone, Cosenza, Catanzaro, Potenza, Parma, Brescia, Milano, Mantova e dello squadrone eliportato Calabria.

Le accuse sono: associazione di tipo mafioso per 22 indagati, associazione per delinquere per 9 indagati, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravata dalle finalità mafiose per 3 indagati, e a vario titolo turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, estorsione, illecita concorrenza con minaccia o violenza, omicidio, trasferimento fraudolento di valori, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, turbata liberà degli incanti, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, scambio elettorale politico-mafioso e truffa aggravata.

Sono 22 gli indagati portati in carcere, 12 quelli agli arresti domiciliari, 3 indagati sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nel comune di residenza, 4 sono state le sospensioni per un anno dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio e 2 i divieti per un anno di contrattare con la pubblica amministrazione.

L'indagine si è concentrata su una cosca della 'ndrangheta al cui vertice ci sarebbe stata la famiglia Megna. Cosca che avrebbe stretto rapporti d'affari in ambito politico ed economico in Italia e anche all'estero. L'inchiesta della dda di Catanzaro, diretta dal procuratore Nicola Gratteri, ha infatti goduto dell'importante contributo operativo dei carabinieri e si è poi sviluppata anche all'estero grazie alla collaborazione della procura tedesca di Stoccarda e al costante raccordo operativo di Eurojust.

L’attività investigativa è stata avviata nel 2018 dal Ros ed è stata incentrata sulla ricostruzione delle presunte dinamiche criminali dei Megna. Famiglia che avrebbe avuto interessi anche nelle province di Verona, Parma e Milano dove sarebbero stati stabilmente attivi dei sodali e degli imprenditori operanti nel settore dell’autotrasporto, della ristorazione e del movimento terra che avrebbero operato per conto della cosca.

Durante l'indagine sono state inoltre raccolti indizi che hanno interessato un imprenditore ortofrutticolo austriaco il quale avrebbe ottenuto dai membri del gruppo 'ndranghetista la creazione di una rete di produzione per la successiva commercializzazione di prodotti ortofrutticoli, profittando della capacità economica del sodalizio di offrire coltivazioni estese e attrezzature, messe a disposizione sul territorio da parte della cosca, in condizioni di mercato largamente favorevoli all’imprenditore.

Infine, esponenti della cosca, avvalendosi del supporto di hacker tedeschi, sarebbero riusciti a compiere operazioni bancarie e finanziarie fraudolente sia operando su piattaforme di trading clandestine, sia svuotando conti correnti esteri bloccati o creati ad hoc utilizzando carte di credito estere e alterando il funzionamento del pos.

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