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Cronaca San Bonifacio / Strada Regionale 11

Precipitato da quasi sei metri in cantiere, il 47enne si è spento in ospedale

Antonio Brandiele è l'ennesima vittima di un incidente sul lavoro nel Veronese. Il fabbro di Monteforte d'Alpone è stato condotto d'urgenza al Polo Confortini, dopo essere caduto in una bocca da lupo, ma le sue condizioni si sono rivelate troppo gravi

Non è bastato il tempestivo intervento del personale sanitario e il ricovero in ospedale a salvare la vita ad Antonio Brandiele, l'artigiano di 47 anni che nel tardo pomeriggio di giovedì precipitato al suolo in un cantiere edile lungo la Sr11, a San Bonifacio. 
L'uomo di Monteforte d'Alpone, che lavorava come fabbro, si sarebbe recato sul posto per un sopralluogo insieme ad un collega sul cantiere dove aveva preso il via ricostruzione dell'area, quando sarebbe precipitato per quasi sei metri in una bocca da lupo. Violento l'impatto con il suolo e immediatamente è stato lanciato l'allarme, che ha portato sil posto una squadra dei vigili del fuoco di Caldiero e il personale del 118 con ambulanza ed automedica. Dopo aver ricevuto le prime cure, il 47enne è stato condotto in codice rosso al Polo Confortini, ma le sue condizioni si sarebbero rivelate fin da subito gravissime ed in tarda serata i medici sono stati costretti a dichiararne il decesso. 
Sul luogo del drammatico incidente, sono intervenuti anche i carabinieri di San Bonifacio ed i tecnici Spisal per i rilievi di legge. 

«Purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto il giovane artigiano che ieri sera (giovedì, ndr) era precipitato da sei metri di altezza in un cantiere a San Bonifacio, nel veronese. Come Uil Veneto e Uil Verona esprimiamo le nostre condoglianze alla famiglia, agli amici ed ai colleghi. In attesa che si faccia chiarezza sull’ennesimo tragico infortunio sul lavoro, come Sindacato non possiamo che evidenziare la nostra preoccupazione per una strage sul lavoro che sembra non trovare rallentamenti. Bisogna continuare ad investire sulla sicurezza tramite i protocolli e sulla formazione, che deve essere sempre puntale e aggiornata. In Veneto, da inizio anno, sono oltre 60 i decessi registrati nell’ambito lavorativo ed è una situazione che lascia pietrificati se si pensa che stiamo parlando di lavoro in cui, per diritto, bisogna sentirsi al sicuro». Lo afferma Roberto Toigo (segretario generale della Uil Veneto) insieme a Giuseppe Bozzini (coordinatore della Uil Verona), ricordando la campagna di sensibilizzazione di “Zero morti sul lavoro” che la Uil sta continuando a promuovere a livello nazionale.

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