Da gennaio a marzo 2022, 6 morti sul lavoro nel Veronese e 20 in Veneto
La provincia scaligera è quella che ne ha contati di più nel primo trimestre, mentre è dietro a Treviso Vicenza e Venezia per numero di infortuni
Sono 20 le vittime sul lavoro nei primi tre mesi del 2022 in Veneto: 13 decedute mentre lavoravano, e 7 nel percorso da casa alla sede di lavoro (in itinere). Lo scorso anno, nello stesso lasso di tempo, erano state 14 in totale. La regione è al terzo posto nella graduatoria nazionale per numero di decessi sul posto di lavoro.
E secondo l'Osservatorio Sicurezza Vega Engineering di Mestre, è peggiorata anche l'incidenza dei morti sul lavoro in Veneto, ovvero il rapporto tra infortuni e popolazione lavorativa presente nella regione. È Rovigo la provincia veneta in cui i lavoratori rischiano di più (incidenza pari a 21,4 contro una media regionale di 6,1). Seguono: Verona (14,3), Venezia (8,2), Vicenza (2,7), Padova (2,5).
I decessi in occasione di lavoro, 13 in tutta la regione tra gennaio e marzo, sono stati rilevati in provincia di: Verona (6), Venezia (3), Rovigo (2), Padova e Vicenza (1).
Infine, nei primi tre mesi dell’anno sono cresciute del 47% le denunce di infortunio totali: erano 15.945 a marzo 2021, sono 23.489 nel 2022. Sanità, attività manifatturiere e trasporti sono i settori più colpiti. Alla provincia di Treviso la maglia nera in regione per il più elevato numero di denunce totali di infortunio: 4.659. Seguono: Vicenza (4.537), Venezia (4.463), Verona (4.229), Padova (3.671), Belluno (988) e Rovigo (942). E sono 10.507 le denunce delle donne lavoratrici e 12.982 quelle degli uomini.